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Cerro Maggiore e degrado: rischio crollo per lo stabile di via Dante. Il Comune si muove

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CERRO MAGGIORE – La situazione permane molto critica. E rischia addirittura di degenerare ulteriormente. Sulla questione riguardante il degrado dello stabile di via Dante  il comune guidato da Giuseppina Berra vuole agire a passi ragionati ma con grande determinazione. Perché le condizioni igieniche da un lato e i problemi strutturali dell’edificio, le prime soprattutto evidenziate  spesso da cittadini della zona, esigono che il discorso sia preso di petto.
Berra si fa forza di due orientamenti che parlano chiaro, quello dei Vigili del fuoco che avevano compiuto un sopralluogo e quello di un ingegnere strutturale. “Abbiamo cominciato a incontrare i proprietari di quello stabile che annovera venticinque nuclei di proprietà – spiega Berra – insieme con i mediatori culturali e con la presenza di legali per capire una volta di più l’effettiva condizione dello stabile. L’iter è cominciato nel 2018 ed è complesso. Ci siamo premurati di verificare una volta di più il degrado di quello stabile. In più abbiamo avuto un incontro con la Prefettura che abbiamo informato della situazione per avere una consulenza su come procedere”.
(foto a cura di Roberto Garavaglia)
Insomma, la questione di uno stabile in cattivo stato per più ragioni ha varcato i confini cerresi per interessare anche le istituzioni del capoluogo lombardo. “Da mamma, cittadina e sindaco di questo comune – spiega Berra – non ho proprio alcuna intenzione di lasciare le persone in uno stato di tale degrado, tanto più che l’intervento compiuto dai Vigili del fuoco dà un rischio crollo valutabile da uno a due anni da ora”.  All’orizzonte, adesso, vi è una data precisa, il 19 marzo.
Sarà allora che comune e proprietari, assistiti dai loro legali, si incontreranno per valutare le reciproche proposte e valutare soluzioni in grado di soddisfare ambedue le parti coinvolte. Peraltro vi è anche un altro aspetto perché ad alcuni proprietari a cui erano state fatte notifiche relative agli impianti elettrici da mettere a posto sono stati tagliati i contatori.  Già, ma poi, si è chiesta la consigliera della lista” Landoni sindaco”Roberta Cè, “cosa ne potrà essere dei nuclei familiari che abitano in quell’edificio, sono state pensate già soluzioni alternative?”. E, ha chiesto l’ex sindaco Antonio Lazzati, “i servizi sociali hanno poi compiuto un monitoraggio ed elaborato interventi a sostegno di queste famiglie?”. Berra, dal canto suo, consapevole della delicatezza della vicenda e della necessità di gestirla con oculatezza, ha affermato che le questioni saranno definite dopo l’esito dell’incontro del 19 marzo. “A Cerro Maggiore – ha detto – non ci sono a oggi alloggi disponibili, vedremo se altri comuni daranno delle disponibilità”.
Cristiano Comelli  

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