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Dall'archivio:

C’era una volta la Prima Repubblica: il professor Gerardo Bianco ricordato da Massimo Moletti

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

La morte del Professore ed ex Ministro Bianco mi riporta agli anni della Prima Repubblica quando la voce della politica era ricca di ideologie ma con molta cultura e senso pratico…
Ormai sono trascorsi 30 anni dalla fine di quel sistema proporzionale puro dove era impossibile cambiare partito e dove si votava la preferenza ad una persona.
Le correnti erano meno pericolose di quelle di oggi, ed erano un modo magari feroce, ma di vivere in un partito dove il centro della disputa restavano i congressi.
 

 

Nella politica di oggi si fanno ancora i congressi? O solo ospitate a vita in tv Oggi i politici sono più furbi, scaltri e comunicativi. Bucano il video tv pardon il telefonino via diretta social.  Ma la sostanza?

In una eterna campagna elettorale di questi comitati per il voto del sondaggio cosa rimane di concreto oltre le percentuali proiettate …

Il Buon Professore era un uomo di studio e riflessione non di comunicazione come la vecchia guardia della “Balena Bianca” , con una forma di governo unica possibile per un paese provinciale da fare schifo e corporativo da indottrinamento da tengo famiglia…
Lui non aveva la Corte dei microfoni per fare dichiarazioni spot o mini televendita
In una politica che stava cambiando e diventando sempre più show a cena e pranzo delle tv.

 

I primi a non volere più la politica raffinata sono stati i conduttori tv … In un paese sempre più “saputello” e con voglia di Santa inquisizione …capita.

Un uomo dell’800 ma nel senso buono della parola con un accento fine ed educato mai invadente … La politica per anni ha preso la scusa del periodo della Dc  e penta partito per nascondere le proprie enormi lacune e sbagli..in uno scaricabarile vergognoso e vigliacco tipico dei falsi umili e modesti e pure verginelli del potere..

 

Con la sua morte si chiude forse un epoca? Purtroppo quell’epoca delle sedi di quartiere e paese è finita già da un pezzo …. Come la partecipazione attiva e verticale a piramide.
Oggi una piramide rovesciata dove i politici locali vengono trovati ad un giorno dalle votazioni Finita la gavetta e gerarchia a scale. 

Una società sempre più facilmente condizionabile in un Paese sempre più facile da scalare e conquistare …La storia la scrivono i vincitori e l’attualità i servì del potere e giusta vita.
Quel periodo italiano purtroppo condizionato e legato ad enormi fattori e pressioni esterne non potrà mai essere analizzato appieno e con obiettività.
Quella che servirebbe proprio oggi per uscire da questa crisi e blocco mentale da tutti contro  tutti e nemici da abbattere.

Lui visse quel periodo di eterni falsi nostalgici  che con un occhio piangevano la fine della vecchia politica ma con l’altro guardavano bene che non tornasse perché avevano capito di poter azzannare l’osso della seconda…

In una politica divisa tra aspiranti Grande fratello e talent show…. Un politico oggi si conta con i mi piace di Tik Tok non con le idee e le proposte … In una comunicazione sempre più da sacchetto di patatine o bacio perugina…

 

 

Addio grande Professore e uomo di cultura…purtroppo resterà un servizio tg o un articolo e l’enorme patrimonio culturale verrà passato al nulla … Speriamo che almeno la politica diventi un biscotto della fortuna con buoni annunci almeno.

 

Ormai la Prima Repubblica non tornerà mai più.   

 

                                                                                                             Massimo Moletti

 

 

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