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Dall'archivio:

C’era un ragazzo che come me, era seduto sul sofà…..lode a Charlie Watts batterista e fondatore dei Rolling Stones

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – “Ormai sembro un allevatore di coccodrilli o alligatori ma non è colpa mia se i migliori se ne vanno e i mediocri hanno vita!!
Ho avuto anche fortuna ad aver visto, sentito e ammirato gli storici Rolling Stones secondi solo ai Beatles ma più longevi.

 


Infatti dal 1962 ad i giorni nostri…cavalcando sempre verdi decenni molto diversi e veloci ..
La morte dello storico batterista Charles Robert ma per tutti Chalie Watts segna una crepa nell’immortalità del gruppo e della loro trasgressività eterna segnata dalla linguaccia del loro logo che resta sempre fedele nei secoli dell’irriverenza …
Ragazzini nati negli anni ’40 come l’inossidabile Mick Jagger o pardon Sir. Michael Philip Jagger …il nostro Watt era del 1941 …ragazzi instancabili …
Erano tutti coscritti o quasi di mia mamma che quando la volevo tirare su dalla malattia e stanchezza gli facevo vedere i concerti degli Stones per poi dirle :(vedi sono tuo coscritti guarda come saltano!!!)…la conoscenza musicale di mia madre era limitata alla lirica e nella canzonetta arrivava a Gigliola Chinquetti, Little tony e al the Voice italiano Claudio Villa …
Però restava curiosa e affascinata al vedere dei suoi coetanei così arzilli e baldanzosi …
Quando muore un grande tutti ne tessono le lodi ma il nostro Watts non era un divo eccentrico e trasgressivo era un professionista un musicista uno dei migliori al mondo nel suo ramo nei primi 10 di tutti i tempi …
Infatti lui come sempre per i batteristi non era il frontman del gruppo anzi aveva l’aspetto di un “baronetto” del Regno Unito , insegnante , assicuratore , direttore d’albergo …siamo sicuri se in giro per Londra lo incontravamo  ci saltava al “selfie”…
Lui voleva solo suonare, ha girato il mondo, ha segnato un sound e contribuito alla durata di un gruppo storico e leggendario …
Una parentesi forse anche gli altri Stones non sono poi cosi stravaganti ed eccessivi perché un gruppo che il prossimo anno compirà 60 anni di durata non può senza avere una vita sana e regolare …
Perché fare il cantante e il musicista è una vita da tempio laico dove il tuo corpo, voce, fiato, gambe devono essere allenati e non strapazzati …

 

 

In un periodo dove nascono e muoiono musicisti al battito di un talent o reality dove un ragazzetto non suona più perché basta un computer il nostro Charles rappresenta la dedizione per la professione, il gruppo e il suo famoso anonimato.
Lui rappresentava un po’ tutti noi della vecchia e non vecchia scuola …piangere coi genitori per prendere uno strumento per poi formare il gruppo …trova il nome …invita ragazze alle prove ..ah trova sala prove ..divide le spese ..fai le prime serate e poi ricomincia …
Perché il segreto tra chi arriva e chi no è sottile magari una ragazza giusta figlia di …ma tra il mediocre e il mito ci vuole quello che può fare tutto quel che vuole …il talento..
Il talento non si può insegnare a scuola o in tv, non puoi assimilarlo credendoti  un mito o suonando con ei miti …
Il talento è dentro di te e non ha bisogno di lodi o autocelebrazioni perché sono gli altri a definirti …e segnare il tuo successo …
In una epoca di social dove molti si intestano dei titoli compreso chi sta scrivendo ora …lui era una figura dalla professionalità ed energia seria …
In un periodo dove molti vivono coi vip o si appoggia a loro per definirsi ritrattisti dei vip o registi o pseudo professionisti ..
Lui era un uomo che voleva essere riservato e solo un batterista e percussioni …
Purtroppo, in questo periodo vedremo passarci davanti tutto il nostro ‘900 di grandi artisti e miti per un presente che vede famosi con dubbie doti e piccoli che si credono grandi …
Forse è ora di pretendere di più che un “culo bello” su Instagram che una frase autocelebrativa su facebook e video da “pirla incompetenti” su Tik Tok e You Tube…
Quello che deve servire il lascito di Watts è la professionalità e l’umiltà dei grandi e la celebrazione non voluta ..in un periodo di troppi stupidi saccenti seduti al bar o su social …
C’era un ragazzo che come me …sul sofà ammirava i Rolling Stones …dove Charles era il batterista per professione non per auto elevazione …
Ciao mito gentile e discreto saluta la tua coscritta (mia mamma) per una generazione di uomini e donne trasgressivi, irriverenti ma di gran classe e stile …ah è ora che i non professionisti e palloni gonfiati da bar e web li mandiamo a dar via l’organo!!!!!!

 

                                                                                                                      Massimo Moletti, Duca di Saronno

 

IL DUCA DI SARONNO

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