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Cena senza delitto in Cascina Bullona: una serata memorabile

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MAGENTA –  Metti una serata in Cascina Bullona con Andrea G.Pinketts, Emanuele Torreggiani, Marco Invernizzi, Cesare Nai e il mio socio Fabrizio Berto Provera in quello che sa fare meglio, ossia, l’anchorman. E poi mettici l’ospite inatteso, un menestrello del terzo millennio o, se volete – parole del visionario  scrittore de ‘Le Trottoir’ – il cavalier servente, al secolo il Maestro musichiere ‘Zac’. Quella di venerdì scorso in Cascina Bullona è stata una di quelle serate che entreranno negli annali del locale di Stefano Vigano’. Che manco a dirlo, quando si tratta di accettare sfide anche fuori dal consueto – come la sua Pazza Inter di cui è un Viking di antica data –  tira fuori il meglio di sé. E dunque, successo, anzi, successone per questa “Cena senza delitto”. Nata in una serata di dicembre dalla mente del mio socio, a sua volta folle e visionaria, come un Evaristo Beccalossi d’annata, che dopo aver moderato un altro evento che fa il paio con questo – “Torreggiani contro Pinketts” – mi disse: “Sai cosa che c’è? dato che tutti fanno la cena con delitto, noi la facciamo senza….”. Detto, fatto. Grazie alla collaborazione di Federico Fede Scarioni novello assessore all’Estetica in quel di Mesero – ma magari presto anche in quel di Bià in caso di vittoria dell’amico Cesare Nai – dell’Agriturismo Cascina Bullona e, non di meno, del Maestro Libraio Tino Malini de La Memoria del Mondo. E ha fatto bene il nostro E.T. nel corso del suo intervento a parlare delle librerie e delle scuole come “Presidi di civiltà” nella società contemporanea. Dispiace che qualcuno, per la verità con grande fantasia, abbia insinuato che questa potesse essere una serata elettorale. Vabbé c’è chi si sforza di alzare un po’ l’asticella e chi invece non riesce a schiodarsi dalla diffusa mediocrità dei tempi. Così ci siamo goduti fino in fondo questa serata. Con Marco Invernizzi a parlare di Quentin Tarantino e ‘Pulp Fiction’, Lele Torreggiani che avrebbe potuto parlare per due giorni di fila – si è “limitato” ad un tempo di una partita di calcio… –  del  Commissario Maigret di Jacques Simenon. Dulcis in fundo il noir di Pinketts che ha parlato del suo ultimo libro ‘La capanna dello zio Tom’ edito da Mondadori. Infine, ovviamente il mitico ‘Zac’ con una serie di pezzi impareggiabili, lascito delle scorribande notturne milanesi al fianco del suo Maestro. Non abbiamo parlato del “Menù Letterario”. Ma quello non è stata una sorpresa, Per l’amico Stefano vale il fortunato slogan della Volkswagen: “Golf, c’è da fidarsi”.

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