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Dall'archivio:

‘+++ C’è il modello Ballarini e il modello Magenta: chi pensa all’io, chi pensa al noi- di Fabrizio Provera +++

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MAGENTA CORBETTA – Ho offerto ad ATS e Regione Lombardia la disponibilità di usare la ex Rsa per insediarvi dei posti letto al fine di fronteggiare l’emergenza.

Questa, in estrema sintesi, la proposta fatta dal sindaco di Corbetta Marco Ballarini tra sabato e domenica, e prontamente rilanciata via social con un video atto a diffonderne il contenuto.

Tutto giusto, tutto bene? In apparenza sì, e lo abbiamo scritto. Ma perché, in una partita così delicata e cruciale per Corbetta, Comune di cui è primo cittadino e si sono già registrati (fonte Ballarini) due decessi, il sindaco non coinvolge nessun altro? Nessuna forza politica, nessun medico, nessun altro. C’è lui e soltanto lui, Ballarini. Come diciamo (e scriviamo) da anni. Ballarini davanti, di dietro tutti quanti. 

E alla fine, secondo voi, si realizzerà una sorta di ospedale nella ex Rsa? Quasi impossibile, ieri lo ha spiegato bene e perché l’assessore Giulio Gallera.

Ma Ballarini intanto lo comunica… E fa bene, ma fino a un certo punto. Perché la comunicazione è sempre un’arma a doppio taglio: devi SEMPRE pensare alle conseguenze. Quindi, è la tesi di questo pezzo (ovviamente confutabile, se vi aggrada), Ballarini antepone l’IO al NOI. Grave errore. Nella vita, come in politica. I rischi dell’avventurismo ‘politicienne’.

Quanto invece succede a 1 km da Corbetta, ossia a Magenta, è del tutto diverso (e decisamente migliore, secondo noi: vi spieghiamo perché). 

Passano 24 ore dal ‘lancio’ ballariniano sulla Rsa, infatti, e un gruppo di politici, medici, imprenditori, capitanati da uno degli operatori sanitari più prestigiosi dell’Est Ticino, il dottor Giorgio Cerati, invita a una raccolta fondi per la realtà sanitaria maggiormente in prima linea nella lotta al virus, ossia l’ospedale Fornaroli di Magenta.

“Questa “guerra” dei nostri giorni si vince insieme: serve una grande solidarietà, una mobilitazione generale! Grazie fin da ora per il tuo contributo”.

Il messaggio è chiaro, semplice, efficace, ma soprattutto poggia sul NOI. E infatti, a sottoscrivere e rilanciare l’appello, dandogli quindi ulteriore forza, ci sono molte persone. Ecco l’elenco completo aggiornato a ieri sera:

Dr. Massimo Dello Russo, Dr. Nicola Mumoli, Dr.ssa Silvia Negretti, Dr.ssa Luciana Parola, Dr. Giuliano Sarro (in rappresentanza di tutto il personale ospedaliero), Chiara Calati, Daniela Carnaghi,  Dr. Giorgio Cerati, Luca Del Gobbo, on. Massimo Garavaglia, Simone Gelli, Dr. Vittorio Lanzetti, Aldo Mainini, Don Giuseppe Marinoni, Silvia Minardi, Pietro Pierrettori, Paolo Razzano, Andrea Rocchitelli, Curzio Trezzani.

Aderiscono: Fortunata Barni, Gianluca Casula, Teresa Ceni Longoni, Maria Rosa Cuciniello, Mauro Fantone, Graziella e Giuseppe Lisca, Chiara Magnaghi, Antonella Piras, Francesco Prina

 

Del Gobbo, Curzio Trezzani, Razzano, l’ex deputato Francesco Prina, l’on. Massimo Garavaglia: ci sono tutti, in pure stile bipartisan. Sindaci politici e sindaci civici. 

Ecco, cosa significa ‘plasticamente’ la prevalenza del NOI sull’io. Ma soprattutto: mediante questa raccolta fondi si aiuteranno CONCRETAMENTE I MALATI  e si SOSTERRANNO medici e infermieri, a brevissimo.

Capita l’antifona? C’è chi lavora (soprattutto) per se stesso, e c’è chi lavora per gli altri.. Fa una bella differenza. Non trovate?

Fabrizio Provera

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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