MILANO/CASTANO PRIMO – Ha deciso di non rispondere alle domande del giudice, avvalendosi della facolta’ di non rispondere, nell’interrogatorio di garanzia che si e’ svolto stamane davanti al gip Angela Minerva, il 65enne ex dipendente del Comune di Castano Primo (Milano) finito in cella per avere adescato una bambina di 11 anni. L’uomo e’ anche accusato di pornografia minorile nei confronti di una 16enne e di detenzione di materiale pedopornografico.
Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere si legge che l’uomo ha avuto una condotta di “particolare gravita’ e pericolosita’ in termini di reiterazione, alla luce della spregiudicatezza dimostrata” sia “attraverso l’adescamento contemporaneo di piu’ minori, sia attraverso la condotta in concreto tenuta”.
L’uomo era stato condannato in via definitiva per episodi simili. Nell’atto il giudice ha anche fatto riferimento alla “particolare violenza” delle proposte di contenuto sessuale avanzate nei confronti delle sue vittime e ha anche sottolineato “come tale violenza verbale aumenti nonostante l’evidente disagio delle giovani interlocutrici”.