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Dall'archivio:

Cassinetta, saltano (per sempre?) le sagre della Pro Loco. Solo silenzio, adesso, in via Trento

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Via a tavoli e sedie nel parco gestito per anni dal sodalizio del presidente Binfarè: mancava un’autorizzazione paesistica

CASSINETTA DI LUGAGNANO – “Settembre è il mese dove l’eccellente cucina della Pro Loco di Cassinettaoffre il meglio di sè. Per i quattro weekend di settembre, infatti, sarà possibile degustare le specialità gastronomiche che chef Pierino Vercellesi e soci metteranno a nostra disposizione”.

L’incipit di questo pezzo è del settembre 2016, esattamente un anno fa. Purtroppo è un incipit che non potremo più utilizzare, chissà per quanto. Già, perché la (pessima) notizia che porta con sè l’estate 2017 è la sospensione a tempo indeterminato delle sagre e delle feste che attiravano a Cassinetta migliaia di persone ogni mese a settembre, e altrettanti nella bella stagione.

Il richiamo dei risotti del Pierino o della polenta taragna ‘esaurita’ da anni era troppo forte; passando oggi dal parco di via Trento si viene colti dallo smarrimento, nel constatare che la struttura esterna ed adiacente alla cucina della Pro Loco è scomparsa. Rimossa per l’assenza di un’autorizzazione paestistica, ci ha detto un rattristito Tiziano Binfarè,  la guida carismatica che per anni ha presieduto la Pro Loco e dato forma e sostanza ad un gruppo unico nel suo genere, capace di coniugare la bellezza delle ville di delizia con una serie senza fine di sagre enogastronomiche. Eventi, peraltro, di cui beneficiava il turismo nell’Est Ticino nel suo complesso, svolgendosi a ridosso dell’asta lungo il Naviglio tra Robecco e Cassinetta, la più battuta e frequentata nei fine settimana.

E invece per adesso basta: certo, ci si potrà adeguare alle norme (spesso bizantine) che la pubblica amministrazione richiede,come d’altro canto è giusto, ma noi avremmo preferito uno scatto d’orgoglio e una maggiore elasticità.

Soprattutto L’urbanistica e l’edilizia sono settori sempre più contorti, lo sappiamo bene. Ma cancellando i 30 anni di storia della Pro Loco a colpi di carte bollate significa ferire nel profondo la storia di un sodalizio che peraltro ha finanziato e sostenuto molti progetti a sfondo solidale.

E dicendo questo  non vogliamo certo accanirci su chi, per dovere istituzionale o d’ufficio, ha dovuto giocoforza esigere il rispetto della legge.

Ci è già capitato di passare un paio di volte da via Trento, dove dei manicaretti del Pierino non restano né traccia né soprattutto l’aroma. Solo silenzio e desolazione, e un prato finalmente sgombero da tavoli e sedie che- pur nella loro irregolarità formale- quanto meno sapevano di umanità vociante.

“Nel 2017 celebriamo i 30 anni della Pro Loco. E avevamo pensato di metterci in piazza a Cassinetta per offrire una risottata a tutti, da mezzogiorno a mezzanotte, per festeggiare tutti insieme. Ma adesso penso proprio che non se ne farà nulla”, dice sconsolato il Tiziano. Difficile biasimarlo.

Adesso, invece, nel parco di via Trento soltanto il vuoto. E’un peccato, davvero.

Fabrizio Provera

 

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