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Cassinetta, rivince (nettamente) l’utopia di Finiguerra: rinascita.. o mausoleo? Intanto ‘ce la spiega’ Fulcro Vantellini..

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CASSINETTA DI LUGAGNANO – Quando a febbraio fummo i primi ad annunciare il clamoroso ritorno di Domenico Finiguerra a Cassinetta, pensavamo avrebbe vinto in scioltezza. Poi però la tenace, insistente e appassionata campagna elettorale di Francesco Pambieri e Lista Cassinetta- col supporto di un big come Francesco Prina- aveva fatto pensare ad una corsa più equilibrata. Non è stato così.
 

Domenico Finiguerra, ieri, ha stravinto le elezioni e torna a fare il sindaco di Cassinetta di Lugagnano (ruolo già ricoperto dal 2003 al 2012). La sua lista civica ha ottenuto il 52,27%, staccando nettamente i suoi rivali: Francesco Pampieri (24.56%),  rimangono al palo anche Milena Bertani (con un discreto 16.8%) e Dino Labozzetta (circa il 6%).

Se neppure una campagna lunga mesi, coinvolgendo giovani e forze fresche, abbinando matricole ed esperienza (parliamo di Pambieri), allora significa che a Cassinetta la legge Finiguerra è più forte di ogni altra cosa, anche se meno rispetto al passato: nel 2007, l’ex leader di Cambiamo Abbiategrasso ottenne il 62%. Aver lasciato per strada ex compagni di strada Michele Bona ha comportato delle defezioni, ma non tanto da scalfire la primazìa del primo leader No Tang.

A questo punto, la vittoria di Finiguerra toglie a Cesare Nai ed Abbiategrasso il rivale più temibile per la riconferma del centrodestra nel 2022 ma nel contempo apre una riflessione: il passaggio da leader della minoranza di una città da 33mila abitanti a sindaco di un paese da 1.800 è una regressione o un avanzamento? Cassinetta sarà la riserva indiana, il mausoleo politico di Finiguerra o il suo rilancio?

Ai prossimi anni l’ardua sentenza. Intanto leggetevi la come sempre efficace (benché di parte) disamina di Fulcro Vantellini, nick dietro cui si cela un protagonista della prima epoca del finiguerrismo (che NON era candidato questa volta: spiega tutto molto bene).

Buona lettura.

F.P.

La novità è ben rappresentata dalle 530 preferenze (52,2%) che indicano una maggioranza netta e una necessità. Quella della rinascita e del cambiamento. Di un’opposizione radicale al progetto Anas. E la necessità di una comunità che sappia tornare finalmente protagonista nella progettualità di una amministrazione inclusiva, solidale e visionaria. Competente, accurata e pragmatica. Espressione di civismo e dialettica. Un segno che assume un valore straordinario, se pensiamo al primato nazionale di affluenza alle urne, raggiunto da Cassinetta di Lugagnano con il 70%, A Domenico, il nuovo sindaco, e alle compagne e ai compagni di viaggio del gruppo Per Cassinetta di Lugagnano, auguro di raccogliere i bisogni espressi da questa comunità, e di continuare a nutrire quel vecchio sogno che ha animato la rinascita della nostra grande Cassinetta.

Fulcro Vantellini

Ps l’immagine è ripresa dalla sua pagina Facebook

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