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Cassinetta/Abbiategrasso, la Trime cresce e conquista i mercati internazionali

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

CASSINETTA/ ABBIATEGRASSO – Nel momento di generale difficoltà che attraversa l’economia italiana ci sono (per fortuna) delle luminose eccezioni.

E così, tra la piccola Cassinetta ed Abbiategrasso, a poca distanza dalla Sc Project dei magentini Lavazza e De Rossi, si sta imponendo su scala internazionale la Trime: fondata da imprenditori locali, è stata di recente acquisita da una società di investimento con sede in Foro Buonaparte a Milano.

Da quel momento è cominciata una rapida scalata nel settore delle ‘torri faro di illuminazione per l’industria delle costruzioni’, impianti modernissimi che la società nata nell’Abbiatense esporta in Italia e nel mondo in grandi e importanti scenari: concerti, grandi spazi aperti, luoghi come l’Arena di Verona.

A metà dicembre è giunta notizia che Trime ha portato a casa una nuova acquisizione, la seconda da quando Wise equity è salita al controllo del gruppo. La società ha rilevato il 100% di Doa, azienda che produce generatori e utensili idraulici, con un fatturato 2019 pari a quattro milioni di euro.

Il progetto industriale ideato da Wise per Trime, che già controlla Tekno Proget e Trime Uk, è teso alla crescita e all’internazionalizzazione tramite anche l’acquisizione di aziende complementari che possano allargare la gamma di prodotti offerti poi distribuiti tramite la già consolidata rete di distribuzione internazionale. Nel mese di ottobre Trime ha acquisito la maggioranza del capitale della partecipata inglese Trime Uk. La prossima acquisizione potrebbe essere fatta tramite il fondo Wisequity V che ha una disponibilità finanziaria di 260 milioni di euro e dovrebbe presto concludere la sua prima operazione.

Negli ultimi anni, la crescita del fatturato di TRIME è stata impressionante: da meno di 7 milioni di ricavi al 31 dicembre 2014 sino ai 45 milioni dell’esercizio 2018, con una crescita impetuosa- 37%- rispetto all’anno precedente.

Il management è in pratica del tutto italiano eccezion fatta per il CEO, che è Ray Caulfield. Al suo fianco Paolo Tacconi, Andrea Fontanella, Matteo Tagliani ed altri collaboratori. Un esempio luminoso di crescita ed internazionalizzazione, che ovviamente si traduce anche in sviluppo e posti di lavoro creati.

CHI SONO I PROPRIETARI DI WISE EQUITY

Fondata nel 2000 da Paolo Gambarini e Michele Semenzato, Wise Equity- che ha come detto acquisito la proprietà di Trime nel recente passato- è una società specializzata nella gestione di fondi chiusi di Private Equity che investono in società di piccole e medie dimensioni con focus particolare sull’Italia.

Negli anni Wise Equity si è conquistata un posizionamento unico nel panorama del Private Equity italiano grazie ad un approccio nella gestione degli investimenti che vede nel fondo, oltre ad un fornitore di capitali, un partner solido con cui accompagnare lo sviluppo e la crescita delle società in sintonia con gli azionisti ed il management.

Wise Equity è posseduta dal proprio management. Nel giugno 2003 Wise Equity ha ottenuto l’autorizzazione da parte di Banca d’Italia ad operare come Società di Gestione del Risparmio.

I fondi di Wise Equity investono in PMI italiane, con fatturato che varia da 20 a 100 milioni di Euro, con un’attenzione particolare ai mercati manifatturiero e dei servizi e al settore dei beni strumentali destinati ai processi manifatturieri.

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