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Casorezzo, sondaggio della biblioteca sulla gestione del Covid

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

ASOREZZO – L’obiettivo era uno e chiaro: tastare il polso dei cittadini per capire come, a loro avviso, il comune di Casorezzo avesse gestito l’emergenza Covid-19. Il sondaggio promosso da comune e biblioteca ha abbracciato il periodo 12 ottobre 2020 – 12 gennaio 2021  e verteva su sei quesiti. Quale ne sia stato  il responso lo spiega in una nota il referente del servizio biblioteca Enrico Buzzoni: “dai risultati – scrive- si desume che le risposte sono state tutte improntate a un diffuso apprezzamento della qualità dei servizi offerti dal comune e dalle associazio0ni che hanno fatto parte del Centro operativo comunale durante le fasi più acute della pandemia nel 2020”. I cittadini hanno corredato le loro risposte anche di qualche suggerimento. “Ottimamente valutate – spiega ancora Buzzoni –   sono state la capacità comunicativa e la trasparenza del comune nel trasmettere informazioni e dati sulla pandemia in atto. Più che buono anche il giudizio sulla nuova struttura grafica del sito comunale”.

La fascia di popolazione che ha accettato di aderire all’iniziativa si situa soprattutto nelle età mediane. Un po’ di rammarico vi è, da parte del comune, nel constatare invece una scarsa partecipazione giovanile con un 5,56 per cento del totale con meno di venticinque anni. Minori risposte sono arrivate soltanto dalla fascia degli ultrasettantenni che ha compilato il questionario per il 4,32 per cento della popolazione complessiva.  Sondaggio ricognitivo, ma anche propositivo. I suggerimenti pervenuti dalla cittadinanza hanno avuto connotati precisi. Alcuni hanno spinto sulla necessità di “una maggiore coordinazione tra medici di famiglia e istituzioni per l’informazione sulle vaccinazioni sia antinfluenzali che altre ai cittadini”. Altri hanno evidenziato la necessità di maggiori accordi con i sindaci degli altri comuni per quanto attiene agli spostamenti. Altri consigli concernono un maggiore controllo della Polizia Locale sul territorio per “far rispettare le disposizioni per il bene comune”, l’attivazione di un laboratorio per i tamponi, l’incentivazione dei servizi di consegna a domicilio, un supplemento di informazioni sulle misure di prevenzione da adottare, servizi di ripetizioni a distanza per gli studenti in difficoltà e incontri in streaming “per diffondere informazioni di interesse pubblico e aggiornare sulla situazione del paese in materia sanitaria”. Consigli che per il primo cittadino Pierluca Oldani, spesso avvezzo a chiedere il parere della cittadinanza attraverso momenti di democrazia diretta come questo,  costituiranno certamente materiale prezioso.

Cristiano Comelli   

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