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Dall'archivio:

Casorezzo, riqualificare l’ex cava Baciaccola non è più un sogno

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

CASOREZZO  – Un tempo ospitava un laghetto poi prosciugato. Adesso è destinata a rinascere a nuova vita con la realizzazione di un pozzo a servizio di una zona umida caldeggiata da tempo.  La giunta del sindaco Pierluca Oldani punta a far riprendere smalto all’area della cava Baciaccola. Ma, prima di capire dove il progetto vada a parare, il primo cittadino casorezzese rinfresca la memoria sulla vicenda con un’analisi diacronica. “L’amministrazione precedente alla nostra- spiega – aveva fatto realizzare un laghetto che poi è stato prosciugato e abbandonato. Nel 2016 “Italia Nostra” aveva presentato un progetto che prevedeva la creazione di una zona umida alimentata dalle acque del Villoresi”.
Era tutto pronto per essere attuato, poi, però, ci si è messa di traverso un po’ di siccità di troppo “per cui il Villoresi – ha aggiunto Oldani – ha preferito dare una mano agli agricoltori che necessitavano di acqua”.  Adesso si profila la soluzione che ha il carattere del definitivo e mette di nuovo a quell’area il sigillo della ricchezza ecologica: “con Cap Holding – spiega Oldani – abbiamo concordato la realizzazione di un pozzo con il quale pescare l’acqua  per la realizzazione della zona umida, acqua che poi ritornerà subito in falda”.  Insomma, la cava troverà finalmente una sua identità definita con ampi benefici ecologici e di complessiva vivibilità del territorio casorezzese che potrà esibire un ulteriore valore aggiunto.
Cristiano Comelli   

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