Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.
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CASOREZZO – L’intervento delle forze dell’ordine è certamente uno degli strumenti. Ma, per contrastare la criminalità e chi ne pone in essere degli episodi, bisogna partire innanzitutto da un altro punto: fare vivere il paese. Con iniziative, tutti insieme e costantemente. Pierluca Oldani, sindaco di Casorezzo, ha un’idea precisa di come si debba fare per promuovere la sicurezza. E lo dice, appunto, da primo rappresentante di un paese coinvolto di recente, come altri del circondario, in episodi di microcriminalità. “Quello che sta succedendo ultimamente riguarda un po’ tutti i comuni della zona – dice – e pare che si sappia chi siano i responsabili”. Ma, puntualizza, a ognuno il suo. Perché, nel fronteggiare la criminalità, ogni istituzione ha il suo ruolo e le sue responsabilità. Ergo, il discorso è di quelli che si devono affrontare su più livelli.
“La certezza della pena è un tema che riguarda il Parlamento – prosegue- da parte nostra si può fare qualcosa di diverso ovvero vivere il territorio”. Perché, qualora i cittadini si uniscano appunto per rendere sempre animato e frequentato il paese in cui vivono, “i malintenzionati – prosegue – non avranno spazi, serve poi fare comunità , quindi segnalazioni da parte dei cittadini. Porre più attenzione anche nelle normali attività della gente e segnalare”. Non si tratta, quindi, di esprimere soltanto lamenti e rivendicazioni di maggiore sicurezza come pure è legittimo, ma dare il proprio contributo a garantirla per quanto sia possibile. Oldani ricorda che il suo comune ha spinto con decisione sulla videosorveglianza. Ma intanto, afferma, “il primo aspetto è riportare alla socialità tutti gli spazi del comune”.
Cristiano Comelli
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