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Casorezzo, il NO alla discarica è bipartisan e unisce maggioranza e opposizione

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CASOREZZO – Insieme. Niente più maggioranza né opposizione per una volta ma un fronte comune. Pierluca Oldani, sindaco e principale esponente della lista “La Bottega del domani” e Mario Lugli, capogruppo dell’opposizione di “Insieme per Casorezzo”, hanno ribadito all’unisono nel consiglio comunale dell’altra sera di volersi opporre all’arrivo della discarica per lo smaltimento di rifiuti speciali che la società Solter vorrebbe creare su un territorio insistente sul parco del Roccolo. Oldani ha ricostruito la vicenda a partire dalla terza presentazione da parte di Solter di proposte di compensazione per l’area del Roccolo, proposte rigettate dal parco stesso perché ritenute lontane dall’area di cava mentre normativa vuole che avvengano in area contigua. L’ultimo atto di questa composita storia riguarda l’assenso che il settore rifiuti e bonifiche della città metropolitana ha espresso verso la proposta di compensazione di Solter. Uno scenario che aprirebbe le porte del territorio a una discarica vista come il fumo negli occhi da Busto Garolfo e Casorezzo. E per la quale, l’altra mattina, alcuni cittadini, e con essi i due sindaci Susanna Biondo (Busto Garolfo) e Oldani hanno manifestato davanti alla sede della città metropolitana di via Vivaio a Milano per esprimere il loro pollice verso. Sia Oldani sia Lugli hanno poi avuto un incontro informale con la Regione da cui affermano di essere usciti rinfrancati per la manifestata disponibilità di alcuni consiglieri a sostenere la battaglia antidiscarica.
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Lugli, dal canto suo, affermando di essere in tutto e per tutto al fianco del primo cittadino in questa lotta, si è espresso in termini categorici che non hanno adito a fraintendimenti di sorta.  “Siamo davvero umiliati – ha esordito – dall’atteggiamento assunto dal settore rifiuti e bonifica della città metropolitana”. E, peraltro, Lugli chiede chiarimenti su un giallo che al riguardo sarebbe sorto. “Gatta (Giacomo, referente del settore consorzio e bonifica della città metropolitana, ndr) – dice – in ben due occasioni ha detto che Castelli (Giovanni ,  attuale presidente del parco del Roccolo) avrebbe ritenuto le opere di compensazione di Solter compatibili con la futura pianificazione ambientale del parco e questo ci lascerebbe sconcertati qualora fosse vero”. Già, perché quello che Lugli intende sapere è proprio se questo pronunciamento dell’esponente di vertice del polmone verde in gran parte agricolo e per un’altra parte boschivo corrisponda al vero. “I casi sono due – ha affermato esplicitamente Lugli – o quello che dice Gatta è vero e allora la cosa è molto grave, oppure Gatta non ha detto il vero e allora Castelli non solo deve smentire ma anche sporgere querela nei suoi confronti”. Fin qui l’aspetto formal- burocratico della vicenda che è poi anche di valore sostanziale. Poi Lugli si sofferma però su quattro numeri precisi utili a suo avviso a confermare quanto il progetto di Solter, qualora decollasse, pugnalerebbe al cuore il patrimonio ambientale del territorio: “vi do quattro numeri che bisogna tenere bene a mente, cinque, quattordici, trenta e venti, cinque sono gli anni che la Solter ha previsto per il riempimento della cava, 14 gli anni di escavazione, 30 lo sfruttamento della cavazione e 20 il ripristino; fatta la somma, significa sottoporre il territorio a circa settant’anni di disastro ambientale, uno scenario che nessuno si può permettere”. Subito dopo ecco dunque l’invito: “dobbiamo essere tutti uniti per fermare questo disastro con l’aiuto della Regione”. La lotta antidiscarica avrà un ulteriore capitolo nell’assemblea pubblica fissata per lunedì 4 novembre alle 21 nell’aula magna della scuola media “Tarra”  di Busto Garolfo. La battaglia contro il progetto Solter prende quindi ulteriore fiato.
Cristiano Comelli       

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