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Caso Giorgi-Panzeri: verso revoca immunità a due eurodeputati

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BRUXELLES  Il Parlamento europeo ha avviato una procedura d’urgenza, su richiesta delle autorità giudiziarie belghe, per revocare l’immunità di due eurodeputati in un’indagine per corruzione che coinvolge il Qatar, nota come lo scandalo Qatargate.
I due eurodeputati interessati sarebbero, secondo fonti citate dall’agenzia Afp, l’italiano Andrea Cozzolino e il belga Marc Tarabella, entrambi membri del gruppo S&D (socialdemocratici). Entrambi sono nel mirino dell’inchiesta che il 9 dicembre ha portato gli inquirenti belgi ad arrestare la vicepresidente del Parlamentpo europeo, la deputata greca socialista Eva Kaili. Tra gli arrestati anche il suo compagno, Francesco Giorgi, che è anche assistente parlamentare di Cozzolino, e l’ex europarlamentare socialista Pier Antonio Panzeri. Tutti sono accusati di “appartenenza a un’organizzazione criminale”, “riciclaggio di denaro” e “corruzione”.

LA MOGLIE DI PANZERI

“Non c’è ancora una data”. I difensori di Maria Dolores Colleoni, moglie dell’ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri arrestato con le accuse di corruzione e riciclaggio nell’inchiesta Qatargate, sono in attesa della data in cui discuteranno in Cassazione il ricorso presentato dopo che la prima corte d’appello di Brescia ha autorizzato la consegna al Belgio. Il ricorso presentato dai legali Angelo De Riso e Nicola Colli ha sospeso il trasferimento dell’imputata – attualmente ai domiciliari in provincia di Bergamo – che altrimenti finirebbe dietro le sbarre. Per la giustizia belga l’ex europarlamentare del Pd e poi di Articolo 1 è componente di “un’organizzazione criminale” che sarebbe finanziata da Marocco e Qatar, e la moglie “sembra essere pienamente consapevole delle attività” del marito e sembra “persino partecipare nel trasporto dei ‘regali’ dati al Marocco da A.A., ambasciatore del Marocco in Polonia”, secondo quanto emerge nel mandato firmato dal giudice Michel Claise. A Brescia, nell’udienza a porte chiuse del 19 dicembre scorso, la donna ha sostenuto, durante le sue dichiarazioni spontanee, che “non è a conoscenza degli affari del marito, non ha mai fatto vacanze da 100mila euro”. I legali nel ricorso in Cassazione hanno fatto leva, tra i diversi punti, anche sulle condizioni in cui versano gli istituti carcerati belgi ‘certificato’ da un report del ‘Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti’, organo del Consiglio d’Europa, che evidenzia, per quanto riguarda il Belgio, “una diffusa obsolescenza delle carceri”, un sovraffollamento diffuso e problemi legati “alla carenza e insufficiente presenza di personale”. Le condizioni carcerarie sono valse un rinvio alla figlia Silvia Panzeri – l’udienza si terrà domani a Brescia davanti ai giudici della seconda sezione della corte d’appello -, anche lei destinataria di un mandato di arresto europeo.

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