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Casette sì, casette no: la riflessione di Marzia Bastianello

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L’ex Assessore della Giunta Invernizzi, titolare del negozio Al Dieci dice: “Sbagliato chiudere a chi viene da fuori. Ma soprattutto lavoriamo insieme ad un progetto complessivo e organico per il rilancio del commercio”

MAGENTA – “Casette sì, casette no”. La proposta lanciata dall’Assessore al Commercio Alfredo Bellantonio, piaccia non piaccia, ha comunque il merito di innescare il dibattito, come già riportato nel precedente articolo pubblicato sul nostro portale.  Sull’argomento si è fatta sentire attraverso il suo profilo facebook anche Marzia Bastianello, Assessore con Marco Invernizzi e in questo caso, soprattutto, titolare del negozio Al Dieci di via Pretorio. La Bastianello  oggi Consigliere comunale del Pd benchè si sia candidata come indipendente, nel suo anno e mezzo di Assessorato, pur non avendo in mano direttamente la partita del commercio, si è impegnata molto per cercare di dare una sferzata di vitalità ad un settore che complice la crisi economica,  sta patendo obiettivamente una fase di stallo. Qui di seguito le sue parole, sempre cariche di passione civile.

“Si pensa sempre che i mercatini fatti con operatori locali siano la soluzione migliore perché non ci si scontra con un esterno, niente di più sbagliato. Un mercatino con operatori locali non può essere una cosa abbozzata e fatta in maniera frettolosa e veloce, perchè i costi così non si recupereranno mai. Figuriamoci i guadagni! Se si premette che la popolazione magentina presenta un’alta % di anziani non si può pensare in un periodo delicato come questo di proporre i giovedì sera per rilanciare il Natale. Il giorno dopo, infatti, i genitori vanno a lavoro e i bimbi vanno a scuola, gli anziani non escono e i giovani dopo aver girato per ben due volte le bancarelle saluteranno la bella Magenta per andare altrove. L’idea del mercatino risulta essere valida ma non senza un progetto e una reale attrattività basata sul food, su articoli tipici natalizi e oggettistica di ricerca con annesse novità, all’idea segue la fattibilità con assicurazione e sicurezza notturna ( questi costi a carico di chi? ) e la reale idea della piazza. Negli ultimi anni Magenta ha sì registrato un calo a causa della crisi e di tanti fattori X ma se si lavora ad un progetto a lungo raggio associato ad una buona comunicazione fatta per tempo la nostra Città risulta essere ancora il punto di riferimento per tutti i paesini circostanti! I dati riportati in riunione, durante l’incontro con gli operatori del Commercio non sono reali perché non tengono conto del potenziale e del bacino reale che racchiude il territorio stesso. In un anno di lavoro ho pensato, pur non avendo la delega a Commercio, che l’attrattività fosse il punto di partenza per rilanciare la nostra Magenta e la soluzione migliore per un così breve periodo. 

 

Nel maggio 2016 il passaggio del Giro d’Italia (vedi la foto qui di lato e in evidenza) ha registrato un entusiasmo e una presenza durante un giovedì mattina di maggio da farci capire che era errata la proposta passata. Magenta meritava e occorreva alzare l’asticella. La street food a fine novembre con 3.000 persone in un week end, la prima tappa nazionale del Giro d’Italia di handbike, la street food di maggio con 5.000 persone (foto in basso) e le giornate dedicate e a costo zero nate con tavoli di lavoro con le associazioni, la nostra vera grande ricchezza hanno completato per un anno molti week end. Ed è proprio da loro che occorre ripartire. Associazioni e commercianti uniti per creare qualcosa di importante, in linea con il territorio e con le esigenze di tutti. Si pensa ai 365 giorni dell’anno, si sceglie un argomento e lo si sviluppa con 4/5 grandi eventi uniti da un sottile filo rosso.

Generalmente il cibo risulta essere la grande calamita ma per tutelare i nostri commercianti non invitiamo più nessun esterno, creiamo noi la nostra steeet food e io un progetto lo avrei ideato con altri due commercianti, proposto in passato e messo da parte ahimè ma non dalla sottoscritta! 
I centri commerciali hanno parcheggi e si sta al caldo, utilizziamo casa Giacobbe come punto di riferimento per i genitori e dando un contributo alle associazioni creiamo delle giornate laboratorio con baby Parking, i genitori potranno andare a fare spesa e shopping in tranquillità e i bambini non si annoieranno. 
Partiamo dalle cose semplici:iniziamo magari con pulizia e decoro, ogni via scelga un colore per dei semplici addobbi e magari associ delle mostre fotografiche in collaborazione con la Pro loco, proponiamo una tombolata in piazza o lungo una via principale con tanti tavolini uno dietro l’altro, una casetta con Babbo Natale e la classica foto, un flash mob, uno spettacolo di luci sulla Basilica, una caccia al tesoro con i folletti in collaborazione con i commercianti, delle card con elenco negozi di Magenta e una griglia per raccogliere timbri acquisti con estrazione finale e premio in buoni spesa, artisti di strada, un coro gospel itinerante… cose che creano atmosfera ma che hanno costi ridotti e che si potrebbero realizzare con le realtà presenti sul territorio. Un concerto ma non a teatro, in piazza, in via dove volete ma un concerto di Natale con gli alpini che distribuiscono vin brûlé e castagne, la mostra di presepi e coinvolgiamo i giovani e le scuole dando voce a loro e alle loro idee. Ultimo pensiero ma non il meno importante, quest’anno in piazza tornerà per la gioia di molti il presepe tradizionale ma mancherà passione, idee, tempo e amore di tanti giovani studenti e studentesse che assieme ai professori per ben due anni hanno donato alla città qualcosa che non è stato capito ma che per me aveva, ha e avrà sempre un valore inestimabile! Non continuiamo a dire che non ci sono soldi, rimbocchiamoci lemaniche e troviamo sponsor e vedrete che il Natale quando arriva arriva…”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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