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Dall'archivio:

Caro chef Rubio, anche noi abbiamo paura … ma di altro. Di Laura Giulia D’Orso

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Non mi spaventa la presunta impreparazione che Lei azzarda ad attribuire alle Forze dell’Ordine. Affatto, quando sono in giro per Milano e incontro per lavoro delle Forze dell’Ordine mi fanno sentire più sicura, più protetta. Sa cosa mi spaventa? Andare in metropolitana dopo le 20 di sera per tornare a casa ed essere donna, donna bianca, una delle poche persone bianche che sono sui vagoni. Oppure prendere il treno di ritorno di una qualsiasi linea del Nord e farmi otto vagoni per trovare qualcuno che abbia i miei connotati. Ha mai parcheggiato la macchina in un parcheggio sotterraneo? No, magari Lei gira accompagnato, io no. Nel silenzio del nulla di un immenso parcheggio semideserto al -3 essere sola!

Non ho poliziotti o carabinieri in famiglia ma ho amici nell’Arma e ne vado fiera. Non sono impreparati, sono bravi ragazzi, sono decisamente ottime persone e sono esseri umani nonostante il dilagante odio che vedo verso coloro che ci difendono ogni santo giorno … e quando muore uno “sbirro” come lo chiamano con disprezzo i radical-chic, o i cretini che non capiscono che dietro una divisa c’è un padre, un fratello, un figlio muore con Lui un pezzo di tutti noi.

 

Muore con Lui uno Stato di Diritto, muore con Lui il nostro progresso, la nostra vita civile, il nostro futuro.

Quando muore o muoiono Uomini in divisa muoiono i NOSTRI ragazzi, i NOSTRI padri, la NOSTRA Gente, la NOSTRA Storia, la NOSTRA Civiltà. E quelli come Lei, signor Rubio o come quelli che scrivono su facebook  “due in meno” sono esseri rabbiosi, buonismo cretino o critiche inutili, ma così inutili che, se posso permettermi, Le consiglio, visto che dice di non sentirsi sicuro di come sono i nostri coraggiosi uomini in divisa, faccia le valigie e vada pure dove vuole. Ne abbiamo i palazzi pieni, persone false che pretendono di convincerci che non avevamo capito e che … va bene così, anche se bene non va affatto e … lo si vede.

Non ci sto! Quando muore un servitore dello Stato, il mio Stato io sono a lutto, che sia un Poliziotto un Carabiniere, un Militare e non dimentico quando vedo le loro camionette a presidiare le stazioni che somigliano sempre di più a mille Bronx.

Pensi che stupidi che siamo, signor Rubio! C’è ancora qualche Italiano che crede a tutt’oggi in quella Divisa, in quella Uniforme. In questa Italia che non può finire così, io dico con orgoglio anche se con dolore “E’ COSI’ CHE MUORE UN ITALIANO”!

 

Laura Giulia D’Orso

 

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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