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Dall'archivio:

Cari amici della Lega di Bià, riportate il Gallo a casa (‘bring Gallo back home’)

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ABBIATEGRASSO – Gli amici dell’Eco (complimenti per lo scoop) hanno dato da poco la notizia dell’addio di Emanuele Gallotti, al secolo il Gallo (qui sotto ritratto assieme allo storico gaudente Max Ilardi), alla Lega, il suo storico partito, con cui sbarcò in Consiglio comunale nel lontano 2007.

Sapevamo di qualche suo mal di pancia, ma la cosa francamente ci stupisce. Tutti quanti lo conoscono sanno del suo carattere vulcanico e temerario, acceso e spesso imprevedibile. E se sorridiamo all’idea di avere la prospettiva di un gruppo misto formato da due effervescenti consiglieri come Giuseppe Serra e il Gallo, per il suo al momento ex partito si tratta di una grave defezione, dopo la dipartita di un fuoriclasse come Andrea Scotti dai vertici di Amaga.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da un anno e mezzo la Lega, che alle Europee riscuoterà in quel di Abbiategrasso poco più o poco meno del 40%, governa con due matricole di giunta come Marco Mercanti e Cristina Cattaneo, che stanno senza dubbio mettendo passione ed entusiasmo. Ma sempre matricole sono.

Il gruppo consigliare conta su un solo esponente con esperienza, Donatella Magnoni. Ma in una città di 33mila abitanti non basta.

L’addio brusco del Gallo ha forse a che fare con una dimensione di cui in politica non parla quasi mai nessuno (l’ambizione, vedasi pezzo su Flavio Lovati di giorni fa), eppure il noto barista abbiatense ha appena dato prova di grande operatività con Abbiategusto (al netto e al lordo delle nostre ben note riserve), così come avvenne anni addietro con la valorizzazione della fossa o dei sotterranei del castello.

Tempo fa il Gallo ci confidò la sua insofferenza per quelli, ci parse di capire, che erano e sono i classici dissapori sulle linee politiche da tenere, su protagonismi e primedonne.

Tutte cose che chi bazzica i corridoi della politica, come noi che siamo oltre i 40 da mo’, conosce a menadito. Beh, per quello che fino a prova contraria è il primo partito di Abbiategrasso la dipartita del Gallo è cosa seria. Non vediamo fuoriclasse all’orizzonte, tra i salviniani del castello visconteo.

Il Gallo va riportato a casa. Come direbbe Roger Waters, ‘bring Gallo back home’. Altrimenti, sai che mestizia..

Fab. Pro.

 

 

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