‘Come una freccia dall’arco scocca/vola veloce di bocca in bocca’. Ce lo insegnò tanti anni fa il grande Fabrizio De Andrè: una voce, spesso una maldicenza, si sparge alla velocità della luce. E chi se ne importa se è una falsa notizia, che rischia di compromettere il lavoro delle persone. Ne sappiamo qualcosa, noi della Bullona, che da circa 1 anno conviviamo con la sensazione (davvero poco piacevole) di dover ogni giorno correggere la maldicenza, vera e propria, che qualcuno sta (chissà perché..) diffondendo a mezza voce, qualche volta in modo plateale.
La notizia è che cascina Bullona NON e’ fallita: il nostro lavoro di onesti mestieranti dell’accoglienza e della ristorazione va avanti senza intoppi. Abbiamo chiuso il 2018 col segno più. Siamo praticamente già pieni da maggio a luglio, per Pasqua non abbiamo neppure diffuso il menù e siamo già ‘esauriti’.
Nel 2019 compiremo i nostri primi 20 anni, esattamente nel mese di novembre. Abbiamo servito decine di migliaia di persone in questi anni, abbiamo e stiamo facendo lavorare persone che vengono da lontano, con delle difficoltà personali; siamo appassionati dell’Uomo e delle sue esigenze, da 2 anni organizziamo il pranzo della Vigilia di Natale con l’associazione Non di Solo Pane. Abbiamo avuto dei problemi con un istituto di credito, come è successo a decine e decine di imprenditori dell’est Ticino negli ultimi anni. Solo chi NON fa impresa NON può capire cosa significhi, e come sia difficile intraprendere oggi.
Ma al di là di questi problemi, che stiamo cercando e confidiamo di risolvere a breve, uomini e donne di cascina Bullona ci sono, sono vivi e lavorano con passione. Non sono, non siamo perfetti. Commettiamo molti errori. Ma lo facciamo col cuore. Ecco perché la gente torna a trovarci, ogni volta e ogni fine settimana. Pertanto, cari amici malelingue, fateci la cortesia e il piacere di rivolgere ad altri le vostre attenzioni. Che noi, invece, continueremo a ‘fare’ il nostro.
Stefano Viganò e tutto lo staff di cascina Bullona