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Cade Fratus, Assago balla, Corsico pure: da Legnano in avanti, fibrillazioni tra Lega e FI

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

LEGNANO – E’ un colpo durissimo, soprattutto a livello di immagine, la caduta del Comune di Legnano, simbolo della forza di Lega e centrodestra dal 1994 ad oggi, quando hanno sostanzialmente governato sempre (con la parentesi dal 2012 al 2017).

E proprio due anni fa il segretario provinciale leghista del Ticino, Gianbattista Fratus, aveva riportato il vessillo sul palazzo municipale.

Fino a ieri, quando sono arrivate le dimissioni dal notaio da parte dei 10 consiglieri di minoranza e di due consiglieri di maggioranza (tra cui la presidente del consiglio comunale): la giunta è caduta, a neppure due anni dalla vittoria, sulla mancata approvazione del bilancio (per cui c’è tempo fino a fine mese, ma in caso di dimissioni non c’è più nulla da fare). A questo punto  ci sarà il commissariamento.

Ma ci sono altre fibrillazioni nel centrodestra in Comuni importanti del territorio.

Come riferisce Affaritaliani, ed anche un comunicato giunto ieri a Ticino Notizie, anche Graziano Musella (nella foto sotto) ha di che preoccuparsi, dopo che la sua vicesindaco in carica, Roberta Vieri, ha annunciato di volersi candidare prima cittadina contro la preferita di uno dei sindaci più amati del sud ovest (parlamentare e dirigente di Forza Italia), ovvero Laura Carano. Tra i due litiganti gode Domenico Raimondo, che già sconfisse un altro delfino di Musella anni fa, e che adesso torna in campo con una lista civica larga. Anche a Corsico pare ci sia alta tensione, con il sindaco che ha dovuto riconvocare per stasera, giovedì, il consiglio comunale al quale è mancato per l’ennesima volta il numero legale. Questa volta il braccio di ferro è tra azzurri e leghisti. Secondo l’impostazione di alcuni la caduta anche di Corsico non pregiudicherebbe le alleanze nei comuni sopra i 15mila abitanti (Rozzano e Paderno Dugnano in primis). Secondo altri, invece, si andrà in una fase di grande turbolenza. Da fonti autorevoli,  Affaritaliani.it Milano ha detto di  apprendere che su Rozzano- grande centro dove si voterà il 26 maggio- la decisione sul candidato sindaco potrebbe essere presa definitivamente nel giro di 48 ore.

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