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Busto Garolfo, vivace polemica sull’inquinamento atmosferico

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BUSTO GAROLFO –  Il tema proposto era scottante: l’inquinamento atmosferico che caratterizza alcune vie del territorio di Busto Garolfo interessate dal transito frequente di autobus e ha turbato la tranquillità di diversi cittadini della zona. A portarlo all’attenzione del consiglio ha provveduto la consigliera del centrodestra Sabrina Lunardi chiedendo lumi all’amministrazione comunale su quanto intendesse fare. Dopo la domanda di Lunardi e la risposta dell’assessore Giovanni Rigiroli, il dibattito è salito di temperatura con una schermaglia tra la stessa consigliera e il presidente dell’assemblea Francesco Binaghi su problemi inerenti le modalità di confronto sulle interrogazioni. Sono volate alcune parole grosse e a farne le spese è stato il   consigliere di opposizione Luigi Cardani espulso per alcuni minuti dall’aula dallo stesso Binaghi.
Quale la questione posta da Lunardi? Eccola: “dopo la chiusura di piazza Lombardia – ha spiegato – sono stati modificati alcuni percorsi degli autobus “Movibus” che hanno interessato alcune vie del paese, dalla Belilni alla Randaccio fino al villaggio Franca”. Un provvedimento che alcuni residenti di quelle zone non hanno accolto di buon grado: 243, per la precisione, tanti sono quelli che, ha ricordato Lunardi, hanno raccolto firme sottolineando l’inquinamento atmosferico e i problemi di respirazione con cui hanno dovuto fare i conti dopo quel mutamento di circolazione. Per Lunardi, peraltro, il provvedimento è stato adottato “senza compiere un’indagine preventiva”.  Tutto è scaturito nella domanda finale: cosa intende fare l’amministrazione comunale per affrontare il problema? La risposta dell’assessore alla partita Giovanni Rigiroli ha abbracciato un ambito che è andato al di là della risposta al problema specifico. “Il trasporto pubblico – ha esordito – è uno strumento prezioso e riconosciuto per evitare l’uso eccessivo delle auto e incentivare la cosiddetta mobilità dolce.  A seguito delle modifiche al trasporto effettuate, peraltro, corse, chilometri e impatto ambientale sono rimasti invariati. Vorrei poi ricordare che tutti i transiti sono stati decisi in piena conformità alla normativa sul trasporto pubblico così’ come che sono stati compiuti rilievi fonometrici per verificare l’impatto della circolazione degli autobus. E non sono stati riscontrati superamenti dei limiti di legge”. Rigiroli ha poi dilatato il discorso sviscerando le varie iniziative adottate dall’amministrazione comunale a supporto della mobilità alternativa a quella su quattroruote: dall’adesione al progetto’ “L’ Altomilanese si muove bene” alla creazione di nuovi percorsi ciclabili fino al “Pedibus” e al “Bicibus” destinati alla popolazione studentesca. E ha rilevato come sia prevista, per una serie di lavori, una riduzione di settanta chilometri giornalieri della percorrenza degli autobus in paese. Spiegazioni che non hanno convinto Lunardi. Poi, come detto,  il dibattito ha abbandonato il mare della tranquillità per imboccare quello tempestoso della polemica reciproca.
Cristiano Comelli

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