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Busto Garolfo mette ‘sul tavolo’ 2.300.000 euro per l’area ex Pessina

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BUSTO GAROLFO  – Un tempo vi pulsava il cuore di una fiorente azienda manifatturiera e tessile. Adesso, per l’area ex Pessina, si avvicina l’ora della riqualificazione. Il comune di Busto Garolfo, nell’ambito del discorso della rigenerazione urbana, ha messo in campo una cifra di 2.300 .000 Euro. 
L’edificio, che ha scritto pagine di storia sul piano produttivo, assumerà una valenza culturale, economica e aggregativa.  E questo perché, si legge nello studio di fattibilità, “è prevista la costituzione di un polo culturale e di socialità diffusa che, con relativi servizi, favorisca la creazione di nuovi posti di lavoro, la rivitalizzazione del centro storico e del commercio  di vicinato nel nucleo centrale del paese”.  La Pessina conobbe un periodo di grande fulgore a partire dal 1910 e fino all’inizio degli anni novanta essendo adibita “alla produzione e al confezionamento tessile”.  Poi , nel corso degli anni, l’area fu acquisita da alcune aziende che ne perpetuarono la vocazione produttiva.   Adesso l’amministrazione comunale retta dal sindaco Susanna Biondi intende acquisirla a molteplici funzioni sposando una precisa filosofia: “fondere tradizione e innovazione – si legge sempre nello studio di fattibilità  – sia da un punto di vista architettonico costruttivo sia da un punto di vista economico e commerciale”.   Oltre alla preservazione di elementi di memoria storica sul modello del ridisegno di altre aree della zona, una per tutte, la ex Cantoni di Legnano, l’intento è realizzare un immobile recuperando la parte esistente “da destinarsi ad attività di coworking con spazi interconnessi a disposizione per cittadini, attività e imprese del territorio nell’immobile già di proprietà del comune”.  Altre aree apriranno le porte all’attività didattica e divulgativa. Insomma, una porta spalancata sulla modernità senza mettere del tutto in soffitta la tradizione di uno degli orgogli produttivi del paese e del territorio.

Cristiano Comelli

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