― pubblicità ―

Dall'archivio:

Busto Garolfo, 260mila euro per la biblioteca

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

BUSTO GAROLFO – I lavori riguarderanno sia le facciate sia la copertura. Importo totale: 260 mila Euro. L’edificio  che ospita la biblioteca comunale di Busto Garolfo  si rimette a nuovo per acquisire un valore aggiunto in termini di sicurezza e funzionalità.  Il progetto della giunta del sindaco Susanna Biondi scorre tra le righe di una relazione composita che abbraccia non solo gli oggetti dei lavori ma anche le dimensioni di metratura e il tipo di materiale impiegato.   “Il progetto – vi si legge- prevede la sostituzione dell’intera copertura e del manto con una nuova struttura in legno lamellare”.  Il materiale ricalcherà quelli già presenti sulle coperture già presenti nella parte restante dell’edificio villa comunale.  L’intervento muove dalla necessità di dotare l’edificio di un ulteriore rafforzamento dal punto di vista della prevenzione sul piano sismico “inteso – si legge ancora nella relazione – ad aumentare la sicurezza strutturale preesistente”.
   Il lavoro oggetto di esecuzione discende da un’accurata valutazione del grado di sicurezza. Il documento contempla la messa in campo di altri interventi di particolare rilevanza per portare all’edificio un’iniezione di irrobustimento. Fra questi figura ” la modifica alla sospensione delle travi lignee dell’impalcato del sottotetto”.  Entra nel novero anche l’opera concernente “la sistemazione e il consolidamento  degli undici torrini in mattoni esistenti sulla copertura”.    Tra le altre migliorie programmate, non da ultime, la “messa in sicurezza della gronda e delle marnette perimetrali” e la riqualificazione delle murature che saranno private della parte di intonacatura ormai in logoramento. Tutto con l’attenzione alla valenza storica dell’edificio che risale al Settecento e sorto dove un tempo rifulgeva un castello.
Cristiano Comelli

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi