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Busto G./Casorezzo: tutti insieme contro la discarica

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BUSTO GAROLFO/CASOREZZO  – Tutti insieme. Comune, cittadini, comitato antidiscarica. Per dire ancora una volta un secco no al progetto di Solter di creare una discarica per lo smaltimento dei rifiuti speciali all’interno del parco del Roccolo. Domenica di battaglia, per i residenti della zona di Busto Garolfo e Casorezzo. Gli striscioni esposti hanno mandato ancora una volta un messaggio chiaro: no discarica. E anche no alle proposte di compensazione fornite da Solter. Proposte che la Città metropolitana sembra invece propensa ad accettare. E infatti il primo bersaglio è  stato proprio Città metropolitana rea, sostengono i manifestanti antidiscarica, di avere cambiato rotta dopo un orientamento iniziale che subordinava l’accettazione delle opere di compensazione e delle garanzie al preventivo accordo con il parco del Roccolo e con i comuni.
“Città Metropolitana – ha spiegato ancora una volta il sindaco bustese Susanna Biondi – aveva stabilito che le compensazioni dovessero essere concordate e all’interno dell’autorizzazione a Solter si spiega anche come dovessero essere; adesso la stessa Città metropolitana ci ha scritto come se avessimo accettato quelle condizioni e quelle proposte di compensazione ma noi non abbiamo accettato proprio nulla. Solter, rispetto a quella lettera di autorizzazione che subordinava all’accettazione da parte dei comuni delle sue proposte, aveva inoltrato due ricordi, uno al Tar con richiesta di sospensiva poi ritirato e l’altro al presidente della Repubblica. Città Metropolitana si è difesa ma poi ha cominciato  a dire che a noi le aree andassero bene, non è davvero così. E le nostre motivazioni, se non erano magari chiare la prima volta a chi le ha lette, le abbiamo riscritte chiare”.  Il territorio,  insomma, promette di proseguire la battaglia a tutto campo. Per il suo presente e per il suo futuro. Anche perché, è stato ricordato, esiste da parte di Città metropolitana “contemporaneamente all’autorizzazione a chiudere il buco in passato oggetto di cavazione e a trasformarlo in una collinetta, un’autorizzazione a cavare per 1 milione e 820 mila metri cubi di tutta l’area compresa tra Busto Garolfo e la strada verso Furato: e sono tutti campi vergini”.  La civile ma ferma opposizione al progetto da parte dei cittadini e delle istituzioni della zona verso il progetto di discarica, quindi, ha scritto un nuovo capitolo.
Cristiano Comelli  

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