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Dall'archivio:

‘++Buone notizie da Rho: meno malati Covid in terapia intensiva

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Il direttore della Terapia Intensiva Carla Pessina racconta la situazione attuale

RHO – Finalmente dopo l’ennesimo periodo difficile legato alla terza ondata Covid, nell’Asst Rhodense possiamo iniziare a pensare al futuro. I posti letto dedicati ai pazienti Covid in Terapia intensiva, 20 durante il mese di marzo-aprile, si stanno progressivamente riducendo arrivando in questi giorni a 12, parte di questi in Fiera e parte presso il Presidio di Rho, ma con una progressiva e costante riduzione. La stessa riduzione avviene per i posti letto ordinari Covid presenti in Azienda a favore della riapertura di Posti letti ordinari Covid Free e quindi dedicati ai pazienti con altre forme patologiche. Ecco l’aggiornamento della situazione.

Entrambi i Pronto Soccorso aziendali ricevono ormai tutti i giorni pazienti con diverse patologie, correlate al Covid ma anche di altra natura. Come osservato negli altri momenti vissuti, l’aumento delle vaccinazioni e la riduzione del timore di infezione da Covid, ha riportato i nostri PS ad accogliere un sempre maggiore numero di pazienti che, in alcune occasioni hanno dovuto attendere del tempo per la loro valutazione, considerando comunque che è la patologia presentata a determinare il codice colore e i tempi di attesa.

Nonostante tutte le difficoltà vissute a nessun paziente è stata rifiutata la valutazione che permettesse la corretta dimissione a domicilio o il ricovero presso il reparto più idoneo. Certamente, come peraltro accaduto in altri momenti, la mancanza di posto letto ha determinato anche la necessità di cercare una collocazione presso altre strutture.

Non sono mancati in questa fase presidi di cura dei pazienti.

L’insegnamento ricevuto nella gestione dell’anno passato, ci ha permesso di affrontare meglio questa terza e, speriamo ultima ondata. Non sono mancati farmaci, ossigeno e tutti i presidi di ventilazione necessari. L’attenzione prestata ai primi segni di peggioramento, forte dell’esperienza accumulata in questo ultimo anno, ci ha permesso di intervenire ancora più precocemente in alcuni pazienti anche se la gravità della malattia rimane ancora alta e non tutti hanno potuto tornare dai loro cari.
L’attività ambulatoriale è però proseguita sia nel presidio di Rho che in quello di Garbagnate. L’attività operatoria, seppur ridotta, è presente nel presidio di Garbagnate e confidiamo che, con l’ulteriore riduzione delle necessità Covid, riprenderà appena possibile anche a Rho.

Tutti noi nutriamo speranza che le vaccinazioni e le attenzioni da non ridurre, ci portino ad un ritorno alla vita e al lavoro come prima di questo terribile periodo. Ovviamente sollecitiamo e confidiamo nell’aiuto di tutti i cittadini nell’aiutarci in questa ultima battaglia contro il virus.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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