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Brent Cobb – “And Now, Let’s Turn the Page…” (2022), by Trex Roads

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Ci sono molte influenze nel country moderno, molti generi si sono fusi dagli inizi fino ad oggi. Forse la sterzata più forte al genere è stata data negli anni ’70 da quel gruppo di artisti ribelli conosciuti come Outlaws (fuorilegge perchè decisero di non seguire i canoni di quello che vendeva ed era commercialmente giusto).
 

Ma se si vuole parlare di country non si può non citare il genere che ha dato forse l’ispirazione più forte a tutti gli artisti che ne hanno iniziato la storia, da Hank Williams a Johnny Cash e Willie Nelson e cioè il gospel. La musica religiosa è stata uno dei motori della musica country, i canti tradizionali tramandati dalle nonne del Sud sono ancora oggi amatissimi a quelle latitudini e hanno segnato più di una generazione di musicisti.

Basti ricordare che anche Elvis Presley e Jerry Lee Lewis, per citare due dei più grandi interpreti della musica rock, hanno come Musa ispiratrice proprio la musica gospel e spesso nei loro spettacoli e dischi, eseguivano canzoni tradizionali.

Soprattutto nel Sud degli Stati Uniti la musica popolare, dal blues al country, affonda le sue radici in questo genere di ispirazione religiosa.

 

E proprio dal Sud, dalle Georgia per la precisione, proviene Brent Cobb e dopo anni in cui gli frullava nella testa di registrare un disco di southern gospel music, finalmente si è deciso e ci ha regalato quello che si può considerare una specie di dedica a tutto quello in cui ha sempre creduto e si è sempre ispirato. Ci sono voluti anni e 4 dischi per arrivarci ma soprattutto un’esperienza forte e devastante per spingerlo verso la spiritualità. Nel 2020 un gravissimo incidente d’auto ci aveva quasi privato per sempre del talento di questo grande artista (uno che oltre a 4 dischi di successo, aveva anche regalato pezzi indimenticabili per altri artisti come i Whiskey Myers o Miranda Lambert e numerosissimi altri) e da questa esperienza Cobb racconta di come abbia trovato l’ispirazione per un disco di ispirazione religiosa.

Brent Cobb proviene da una famiglia immersa nella musica, suo cugino Dave (produttore anche di questo disco) è uno dei maghi della produzione di Nashville, suo nonno era una delle voci portanti della chiesa battista del suo paese natale e poi suo padre canta in un gruppo gospel Antioch, ma tutta la famiglia lo fa e per la prima volta con lui su disco. Forse proprio la presenza della sua famiglia, regala a questo disco un’aura magica, una sentimento forte che oscilla fra il sermone della domenica e la festa parrocchiale del sabato sera.

 

Un disco di 9 pezzi, 8 tradizionali e 1 scritto assieme alla moglie Layne e a Mike Harmeier dei Mike and the Moonpies, pezzi che avrete ascoltato da altri artisti e che le nonne del Sud degli States, conoscono a memoria.

Non un lavoro commerciale ma un lavoro sincero e sentito che regala serenità e voglia di ricordi felici, la voce di Cobb è un vero portento ma lo sono anche i cori degli Antioch e la voce Caylee Hammoch e Anderson East. Un disco che nel suo genere è un piccolo gioiello, uno di quei dischi dove non ci sono capolavori o singoli trascinanti, ma che riconcilia con la musica del passato.

Just a Closer Walk With Thee è un pezzo meraviglioso che fonde gospel e soul, pianoforte e chitarra acustica e le voci suadente e dolce che ci accompagnano fra la panche di una vecchia chiesa di campagna.

Il pezzo originale, When It’s My Time, non sembra scritto oggi tanto è forte il sentimento gospel che lo attraversa, pianoforte e la voce che prende l’anima con questo testo così schietto che ci dice di come bisognerebbe vivere la vita appieno, non lasciarci sfuggire gli anni dalle mani perché quando si deve andare via da questo mondo, si va e basta. Una vera poesia e secondo me uno dei brani più belli e semplici scritti da Cobb, che pure nella sua carriera ha scritto canzoni stupende. Da ascoltare e riascoltare, southern gospel al suo massimo, con un assolo di chitarra finale che si incastra alla perfezione.

Are You Washed in the Blood? è un pezzo che ha un sapore di southern blues rock e soul music, forse l’unico brano che porta il ritmo sopra le righe ma non stona anzi e anche qui l’assolo di chitarra è un piccolo gioiello. In Chiesa sì ma dopo essere passati in una palude della Louisiana.

Come interpretare un brano vecchio di almeno 100 anni, facendolo sembrare uno scatenato southern rock moderno.

 

Southern che troviamo anche nella bellissima We Shall Rise, con un giro di chitarra intriso di quel sapore di pesche della Georgia che rende questa canzone di chiesa, un brano che sembra uscito da un disco della Allman Brothers Band.

Old Country Church è un brano classico del bluegrass di ispirazione gospel ed è eseguito con la partecipazione degli Antioch, il gruppo di suo padre, altro brano che sarebbe perfetto cantato alla messa della domenica, per chi ha assistito almeno una volta nella vita a queste celebrazioni può capire il sentimento che esce dalle casse.

La famiglia Cobb chiude questo lavoro con Blessed Be the Tie That Binds, un pezzo eseguito a cappella, brevissimo ma veramente intenso e intriso di un sentimento familiare molto forte, una chiusura degna di un bel disco da ascoltare tutto d’un fiato.

Un disco che è una celebrazione della musica che ha ispirato migliaia di artisti country, ci sono dei brani che hanno eseguito praticamente tutti gli artisti di questo genere come Old Rugged Cross, un disco che però Brent Cobb registra in maniera personale, con il cuore e l’anima di un grande artista per ringraziare Dio per essere arrivato dove è arrivato e per avergli regalato una splendida famiglia, benedetta da un talento veramente non comune. Piena di canzoni per la domenica mattina, ma senza dimenticare che le anime degli uomini passano anche dai sabato sera e il buon Brent Cobb può cantare sia ad una festa in un bar che gridare alleluia dall’altare della sua Chiesa Battista di Antiochia a Elleville, Georgia.

Non mi resta che lasciarvi all’ascolto di un disco che è cibo per il cuore e per l’anima, per capire meglio da dove arriva il country e dove dovrebbe andare e cioè verso i sentimenti della gente, cosa che tanti a Nashville hanno ormai dimenticato.

Buon ascolto,

Claudio Trezzani by Trex Roads  www.trexroads.altervista.org

(nel blog trovate la versione inglese di questo articolo a questo link : https://trexroads.altervista.org/and-now-lets-turn-the-page-brent-cobb-2022-english/

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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