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‘Bosch e un altro Rinascimento’: boom di visite alla mostra a Palazzo Reale di Milano

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Sono state 182.794 le persone che hanno visitato la mostra in programma a Palazzo Reale dal 9 novembre al 12 marzo. Un successo oltre ogni aspettativa

MILANO – Questo boom di visite ha fatto decidere gli organizzatori di allungare alle 22:30 l’orario di chiusura per tutti i giorni dell’ultima settimana in modo da venire incontro alle richieste.
La mostra è stata il risultato di un progetto culturale ambizioso, partito oltre cinque anni fa, che propone “una revisione del Rinascimento, il momento in cui è nato il mondo moderno” ha spiegato Bernard Aikema, ex docente dell’università di Verona, che ha curato l’esposizione con l’ex direttore del Prado Fernando Checa Cremades e il direttore del Castello Sforzesco Claudio Salsi.
L’idea è che nel Rinascimento, accanto al classicismo, si sia fatta strada una via diversa, che ha influenzato anche gli artisti successivi fino al Barocco.
Per questo sono esposte oltre un centinaio di opere, incluse incisioni, sculture, arazzi, oggetti rari, opere di Bosch come il trittico delle Tentazioni di Sant’Antonio arrivato da Lisbona, il trittico dei Santi Eremiti della Galleria dell’Accademia di Venezia, la Tentazione di Sant’Antonio del Prado, le opere della sua bottega, e di chi a lui si è ispirato come Brughel il vecchio ma anche il Garofalo, di cui è stato esposto il Paesaggio con corteo magico del 1528 e Arcimboldo con il suo Vertumno.
All’esposizione hanno collaborato Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Castello Sforzesco che l’hanno promossa, 24 ore Cultura-Gruppo 24 ore che l’ha realizzata con il sostegno di Gruppo Unipol ma anche dell’Ambasciata d’Italia in Portogallo e del Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona.

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