― pubblicità ―

Dall'archivio:

Borghetti e Astuti (PD): “Le case di riposo sono a rischio chiusura. La Regione copra tutto il fabbisogno della quota sanitaria e intervenga come per il Covid”

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MILANO –  “È inutile che il presidente Fontana si appelli al Governo e all’Europa per pagare il caro bollette delle case di riposo lombarde: cominci a coprire effettivamente tutta la retta che Regione dovrebbe stornare alle Rsa. E se questo non dovesse bastare, come ha fatto per l’emergenza Covid, la Giunta deliberi un sostegno mirato anche per l’emergenza energia”, rispondono così Carlo Borghetti, consigliere regionale del Pd e vicepresidente dell’Aula, e Samuele Astuti, capogruppo in III Commissione Sanità, alle parole del governatore lombardo sulla crisi energetica e i suoi effetti sulle Rsa.

“In Lombardia ci sono case di riposo che hanno già ventilato il rischio di dover chiudere, se non viene riconosciuta una tariffa adeguata. Sarebbe una follia: le nostre residenze sanitarie assistenziali si occupano di 65mila anziani. Se anche solo una parte di questi non dovesse più trovare un luogo dove essere curata e accudita, cosa si mettono a fare le famiglie lombarde? Siamo stufi dello scaricabarile: la competenza è della Regione e Fontana ha il dovere di trovare le risorse per far fronte a queste necessità, altrimenti le famiglie si ritroveranno rette necessariamente aumentate”, dicono Borghetti e Astuti.

Anche perché, appunto, la soluzione c’è, secondo i dem, e non si tratta solo di rivolgersi a Roma o a Bruxelles: “Regione riconosce alle Rsa una quota cosiddetta sanitaria per singolo ospite che non copre il costo sanitario effettivamente sostenuto, come dovrebbe essere: ecco, come prima cosa, la Regione adegui e incrementi queste tariffe. Poi, serve un aiuto emergenziale così come avvenuto con il Covid, ma che dopo deve diventare strutturale e non occasionale”.

 

Borghetti, assieme al capogruppo Fabio Pizzul, ha per altro presentato una mozione, in questo senso, che impegna lo stesso Fontana e la sua Giunta “ad attivarsi con le risorse del bilancio regionale a sostenere economicamente il Terzo settore e in particolare i servizi sociosanitari per persone anziane o con disabilità nell’affrontare il caro bollette e l’aumento dei prezzi; a farsi portavoce presso il Governo perché nei prossimi provvedimenti a sostegno di imprese e famiglie sia inserito anche il sostegno al Terzo settore e in particolare ai servizi sociosanitari per persone anziane o con disabilità”.

I consiglieri Pd si augurano, dunque, “che la Regione faccia tutto quanto è nelle sue possibilità per evitare che alcune di queste fondamentali strutture chiudano i battenti per sempre”.

 

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi