― pubblicità ―

Dall'archivio:

Borghetti: “Bene l’attività del Consiglio regionale. Sulla Giunta invece il giudizio…”

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MILANO –  Chiuso il 2018 è tempo di consuntivi anche per il Consiglio regionale della Lombardia. “Come componente dell’Ufficio di Presidenza, in qualità di vice presidente del Consiglio, ho avuto la soddisfazione di approvare un consuntivo dell’attività del parlamento regionale positivo per quanto riguarda il funzionamento dell’istituzione” spiega Carlo Borghetti Vice Presidente del Consiglio del Pirellone.

“Il Consiglio ha iniziato ad aprile 2018 la nuova legislatura nel segno del contenimento dei costi della politica, confermandosi l’assemblea legislativa regionale dal costo più basso d’Italia (2,46 euro a cittadino lombardo all’anno), e si segnala anche come esempio per la sua trasparenza: i provvedimenti, tutti gli atti di Ufficio di Presidenza e Segreteria Generale, tutti gli impegni di spesa, entrate e uscite del bilancio regionale, sono online”.

L’Aula si è riunita 26 volte in plenaria in 8 mesi, approvando 21 nuove leggi e adottando 370 provvedimenti, un’attività preceduta e preparata da oltre 220 sedute di Commissione, con circa 160 provvedimenti approvati e 490 soggetti auditi.

Molte anche le iniziative che hanno reso concreta l’idea di un Palazzo Pirelli, sede del Consiglio, “Casa dei Lombardi”: nel 2018 sono state registrate oltre 274mila visite di studenti e cittadini per incontri, mostre ed eventi, grazie anche alle giornate di aperture straordinarie programmate nei weekend. Intenso il rapporto con le scuole: 9.450 gli studenti di 160 istituti che hanno fatto “lezione” a Palazzo Pirelli per conoscere meglio ruolo e funzioni del Consiglio, sempre più numerosi i giovani che hanno aderito all’iniziativa “Consiglieri per un giorno” e le orchestre giovanili che hanno avuto a disposizione il grande auditorium Gaber per “Ragazzi che concerto!”, iniziativa dedicata alla promozione dei talenti musicali lombardi.

Con i risparmi dei costi della politica sono state assegnate 40 borse di studio per tirocini e attività di ricerca a favore di giovani neolaureati (cinque in più dello scorso anno), grazie a uno stanziamento di 660mila euro. “Abbiamo inoltre deciso alla unanimità di destinare 1 milione e 600 mila euro alla ricerca per la cura delle malattie rare, finalizzando così le somme non utilizzate dai gruppi consiliari nella scorsa legislatura” sottolinea il Vice Presidente.

Approvato anche un protocollo d’intesa con ANCI Lombardia grazie al quale aumentano le sinergie tra Comuni e Consiglio regionale per l’offerta di servizi ai cittadini. Tutto questo rispetto al funzionamento del Consiglio, dicevo”.

“Ben altro il giudizio politico sull’attività della Giunta regionale e della maggioranza di centrodestra che governa la Lombardia… Questa Regione continua a non fare passi avanti su una serie di problemi che toccano negativamente la vita quotidiana dei lombardi. È positivo che ci siano molte cose che funzionano in Lombardia, ma compito di chi governa è risolvere ciò che non funziona, e nel passaggio da Maroni a Fontana non abbiamo registrato nessun passo avanti, neanche minimo, su questioni come le lunghe liste di attesa in sanità (per cui qui si cura meglio chi si può permettere di pagarsi visite ed esami nel privato), le rette care nelle case di riposo, il rilancio dei servizi sociosanitari sul territorio (molti i servizi che sono stati chiusi), il disastro dei treni per i pendolari, i malfunzionamenti delle società partecipate al 100% dalla Regione, il contrasto al consumo di suolo, il rilancio delle infrastrutture per la mobilità attese da anni, il sostegno alle piccole e medie imprese. L’elenco sarebbe lungo, e temo che potrebbe anche peggiorare con gli esisti nefasti che saranno prodotti dalla avventata manovra nazionale, dove si mortificano famiglie, imprese e sviluppo per mantenere in vita il feticcio di promesse elettorali irrealizzabili, di cui se ne otterrà ben poco, a scapito di tagli che peseranno sulla vita quotidiana della maggior parte degli italiani ben più dei presunti benefici che otterranno pochi”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi