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Boffalora Ticino: rapina a mano armata al bar Dogana la sera dell’ultimo dell’anno

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BOFFALORA TICINO Seconda rapina nel giro di pochi giorni. Dopo il colpo alla birreria ‘629’ lungo la ex strada statale 11 a Pontenuovo di Magenta, la sera dell’ultimo dell’anno un individuo è penetrato al bar Dogana. Il locale si trova sempre nella frazione di Pontenuovo lungo la ex statale 11, ma sotto il comune di Boffalora sopra Ticino, in via Volta. Il malvivente, con il volto travisato da sciarpa e cappuccio è passato dal retro del locale. Era armato di pistola e ha sorpreso i gestori di nazionalità cinese. Ha preteso i soldi dell’incasso, ammontante a circa duemila euro, ed è fuggito. Il 112 è stato allertato immediatamente, ma all’arrivo di due pattuglie di Carabinieri il malvivente si era appena dileguato. Le indagini sono partite immediatamente.

Gli investigatori stanno cercando di estrapolare elementi utili dalle telecamere di videosorveglianza dislocate nella zona. Si cerca un uomo dalla corporatura esile e di media altezza entrato in azione quando anche nei locali della frazione di Pontenuovo erano in corso i festeggiamenti di fine anno. I militari hanno perlustrato la zona, ma ormai era riuscito a far perdere le tracce. Una volta uscito dal bar le vie di fuga erano diverse. E’ possibile dirigersi verso il vicino Piemonte, compiendo poco più di un chilometro di strada. Girare verso Magenta e imboccare eventualmente la superstrada per Malpensa. Oppure addentrarsi verso i boschi di Boffalora e mimetizzarsi completamente. Nessuno ha riportato ferite, ma lo spavento per le vittime è stato parecchio. Si ipotizza che sia la stessa persona che ha rapinato la birreria ‘629’ a Pontenuovo il 26 dicembre arraffando all’incirca mille euro. In quell’occasione un uomo era entrato verso le 23.30 di un giorno di relativa calma, quello della festività di Santo Stefano.

Nell’ultima rapina ha scelto la serata più movimentata dell’anno, quella di San Silvestro. Non ci sono elementi di prova che possano confermare al cento per cento che sia sempre la stessa persona, ma il modus operandi del tutto identico e le due rapine commesse a pochi giorni l’una dall’altra lo farebbe pensare. Un individuo solo, armato di pistola che entra in due locali che distano solo poche centinaia di metri tra di loro. Impossibile sapere se la pistola utilizzata sia una rivoltella giocattolo o un’arma vera. E’ fuggito a piedi dal locale, ma non si esclude che potesse avere un’auto parcheggiata poco distante per completare la fuga. I carabinieri stanno indagando a ritmo serrato per arrivare a identificarlo.

 

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