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Boati in Lombardia: caccia in volo dopo allarme per aereo linea

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ROMA –  E’ stata l’esigenza di accertare il piu’ rapidamente possibile l’identita’ di un volo di linea che era nello spazio aereo italiano, senza aver contatti con il controllo radar, a far si’ che due caccia militari dell’Aeronautica militare italiana, intervenuti per effettuare uno ‘scramble’, superassero questa mattina il muro del suono.
Con conseguente rumore di boato avvertito nell’area a nord di Milano. Lo apprende l’Agi. Si trattava – e’ stato poi accertato – di un Boeing 777 francese. L’ordine di ‘scramble’ era partito dal comando centro di controllo aereo Nato in Spagna e ad alzarsi in volo sono stati due Eurofighter di base nel nordest italiano e che vigila su quell’area. I due caccia sono stati autorizzati – si apprende – a superare il livello supersonico, proprio per dare piu’ rapidita’ al controllo. Non sempre si avverte il boato in caso di superamento di quella soglia sonora, ma in questo caso le particolari condizioni meteo hanno favorito la diffusione fragorosa del passaggio degli Eurofighter e quindi allarmato la gente nell’area a nord di Milano. L’identita’ del Boeing francese e’ stata verificata e il velivolo e’ stato scortato fin sulla rotta indicata nel piano di volo e i due caccia sono rientrati alla base.  Sono frequenti i ‘decolli su allarme’ per intercettare aerei sospetti riferisce l’Ansa in una nota. Se ne registrano decine ogni anno – i casi in cui caccia dell’Aeronautica militare si alzano in volo su allarme per intercettare velivoli sospetti, nella quasi totalita’ dei casi perche’ questi ultimi hanno perso il contatto radio con gli enti del traffico aereo, come avvenuto oggi con il Boeing francese.
L’Aeronautica militare assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, con un sistema di difesa integrato, fin dal tempo di pace, con quello degli altri paesi appartenenti alla Nato. Il servizio e’ garantito – per la parte di sorveglianza, identificazione e controllo – dall’11/o Gruppo ‘dami’ di Poggio Renatico (Ferrara) e dal 22/o Gruppo Radar di Licola (Napoli); relativamente all’intervento in volo, invece, dal 4/o Stormo di Grosseto, dal 36/o di Bari e dal 37/o Stormo di Trapani, tutti equipaggiati con velivoli caccia Eurofighter. A partire da gennaio 2017, l’Aeronautica Militare ha attivato anche una cellula di Eurofighter F-2000 anche presso il 51/ Stormo di Istrana al fine di “ottimizzare la copertura dello spazio aereo nazionale, in un’ottica – viene spiegato – di generale riduzione dei tempi di intervento e di tempestivo contrasto di eventuali minacce”. Proprio da Istrana sono partiti oggi i due caccia.
Riguardo all’intercettazione odierna, l’Aeronautica militare spiega in una nota come “due caccia F-2000 Eurofighter, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo, si sono alzati rapidamente in volo nella mattinata di oggi dalla base aerea di Istrana, sede del 51/o Stormo, per intercettare un velivolo Boeing 777 dell’AirFrance, che aveva perso improvvisamente il contatto radio con l’agenzia italiana del traffico aereo. Gli Eurofighter hanno intercettato il velivolo francese sopra i cieli della Lombardia dove hanno identificato l’aeromobile civile e si sono assicurati che l’equipaggio avesse ripristinato i regolari contatti radio con gli enti del traffico aereo. I velivoli d’allarme sono decollati a seguito dell’ordine di scramble ricevuto dal Caoc (Combined Air Operation Center) di Torrejon, ente Nato responsabile d’area del servizio di sorveglianza dello spazio aereo. Per ridurre al minimo i tempi d’intervento, legati alla particolare situazione di necessita’ – spiega l’Aeronautica – i due velivoli militari hanno superato la barriera del suono; ancorche’ la quota fosse elevata, le condizioni meteorologiche di vento e temperature hanno amplificato la propagazione dell’onda d’urto rendendola particolarmente udibile al suolo”.

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