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Blitz della GDF a Lissone: scoperto laboratorio chimico per la produzione di droga

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LISSONE – Un vero e proprio laboratorio chimico per la produzione di droga realizzato in un appartamento di Lissone, comune in provincia di Monza e Brianza. Lo ha scoperto la Guardia di Finanza durante i controlli sul rispetto delle misure per il contenimento del Coronavirus.

I militari del gruppo pronto impiego di Milano hanno notato alcuni movimementi sospetti e, dai successivi approfondimenti investigativi, sono risaliti all’immobile dove, tra l’altro, si registravano elevati consumi di energia elettrica, anomali rispetto a una normale fornitura per uso domestico. E’ così scattato il blitz nell’appartamento che ha portato le Fiamme Gialle a scoprire il laboratorio. Il proprietario dell’immobile, un italiano incensurato e privo di redditi, aveva allestito un’apposita struttura per la lavorazione chimica e la produzione di una varietà molto potente di marijuana che, oltre il Tetraidrocannabinolo (THC), aveva anche il principio attivo della Dimetiltriptammina (DMT), potente sostanza allucinogena.
Nell’appartamento c’erano anche apparecchiature e reagenti tipici di un laboratorio chimico necessari per l’estrazione dei due principi attivi da varie tipologie di piante originarie del Sud America. Oltre al laboratorio, c’era una stanza dedicata al cosiddetto “grow-box”, struttura in tela che permette la coltivazione della cannabis con lampade a LED, ventilatori ed estrattori d’aria.
L’operazione ha portato al sequestro di 2,2 Kg. di varie sostanze stupefacenti contenenti DMT, 323 grammi di marijuana, 6 piante di cannabis, materiale per la coltivazione e l’estrazione del DMT e del THC (soda caustica, limone, bicarbonato, acetone, ampolle, separatori di liquidi), estrattori d’aria, ventilatori e lampade per coltivazione indoor della marijuana. E ancora, 1 francobollo intriso di sostanza stupefacente del tipo “mescalina”, 2 siringhe contenenti spore per la coltivazione di un fungo allucinogeno contenente “psilocibina”, 3 bilancini elettronici, 310 euro in contanti, un telefono cellulare, un computer e perfino 1 cartuccia cal. 7,62×39 classificata come munizionamento da guerra. L’uomo è stato arrestato è trasportato al carcere di Monza.

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