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Biodiversità: ricco l’eco-sistema dei canali, ma occhio alle nutrie!

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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TERRITORIO Si è celebrata lo scorso 22 maggio la Giornata mondiale della Biodiversità. Come è risaputo, la biodiversità incrementa le potenzialità di qualsiasi ecosistema così come la sua perdita accresce la vulnerabilità ai disastri naturali, riducendo tra le altre cose la disponibilità delle risorse idriche.


Ciascuna specie vivente riveste un ruolo specifico nel proprio ecosistema e proprio in virtù di questo lo aiuta a mantenere i suoi equilibri. La biodiversità è basilare anche perché costituisce per l’uomo una fonte di beni, risorse e servizi: si tratta dei servizi ecosistemici; da questi traggono beneficio diretto o indiretto tutte le comunità umane, animali e vegetali della Terra. Oggi la battaglia per la difesa della biodiversità è diventata cruciale. E’ in gioco la sopravvivenza dell’intero Pianeta: la perdita irrimediabile di interi ecosistemi favorisce lo sviluppo di malattie infettive; lo si sta sperimentando proprio in questo periodo come è evidente. Il Consorzio svolge un’importante attività di presidio della biodiversità, che prolifera lungo il reticolo. Grazie al progetto Cariplo Arete’, di cui ETVilloresi è partner, si stanno effettuando (nell’Altomilanese) interventi di ripristino delle tenuta idraulica dei canali e al contempo di stanno realizzando, sul fondo degli stessi, piccole riserve d’acqua artificiali con rampe di risalita per anfibi e altri animali acquatici, localizzate lungo la rete sia secondaria che terziaria dello storico vettore irriguo. Capita però che nelle zone umide e lungo i corsi d’acqua la biodiversità sia messa a repentaglio dalla folta presenza di animali non autoctoni, come la nutria.

La rapida diffusione di questo famigerato roditore, libero dai suoi predatori naturali (per esempio il caimano), è ora fuori controllo, dannosa per l’equilibrio ecologico delle altre specie animali e delle piante, nonostante sia auspicata e favorita la sua eradicazione totale.

L’azione rovinosa della nutria pregiudica lo sviluppo delle colture agricole mentre, rispetto ai corsi d’acqua, compresi i canali, i danni maggiori sono causati dalle gallerie da essa scavate che indeboliscono gli argini e che molto spesso crollano con l’avvento di fenomeni piovosi, sottoponendo a rischio allagamento terreni agricoli e aree abitate.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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