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Biciplan Cambio, Parabiago ci crede: 5 milioni di ‘piste’ nell’Altomilanese

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PARABIAGO  Con delibera di Giunta del 31 gennaio 2022, l’Amministrazione comunale di Parabiago approva l’accordo di collaborazione con Città Metropolitana di Milano per l’attuazione congiunta del Biciplan ‘Cambio’, accordo che servirà alla realizzazione di un progetto sovracomunale, ambizioso, che collegherà le reti ciclabili di tutta la provincia.

L’amministrazione Comunale di Parabiago, però, non si è solo limitata ad approvare l’accordo con CMM per avviare l’iter di attuazione del piano, ma ha chiesto un’estensione di quanto previsto nei documenti presentati ed esaminati.
Nello specifico, quattro Comuni dell’Altomilanese (Parabiago, Busto Garolfo, Casorezzo, Nerviano) hanno chiesto a Città Metropolitana di ampliare il Biciplan recentemente presentato, inserendo anche alcuni progetti per la mobilità sostenibile riguardanti il territorio dell’Altomilanese; un ‘pezzo’ di provincia che non è pienamente interessato e coinvolto dalla progettualità della rete ‘Cambio’ (che prevede, sostanzialmente, solo la direttrice 15 con opere da realizzare lungo il Sempione).
Parabiago si è fatta, quindi, promotrice di queste implementazioni sulla scorta dell’iniziativa e del lavoro nato dai tavoli sovracomunali #AltomilaneseInRete con lo scopo di creare connessioni tra le reti ciclabili già esistenti e i numerosi punti di interesse pubblici e privati del territorio. Una proposta che tiene conto e si integra anche con lo sviluppo dei LUM (luoghi urbani della mobilità), con particolare riferimento alla stazione ferroviaria di Parabiago che viene identificata come LUM principale del territorio Altomilanese, oltre tutto, dotata di velostazione per il deposito videosorvegliato delle biciclette.
L’intenzione, condivisa con Città Metropolitana è, infatti, quella di realizzare nuovi percorsi che congiungeranno Inveruno, Casorezzo, Busto Garolfo, Nerviano e le frazioni parabiaghesi di Villastanza e Villapia direttamente con la stazione ferroviaria di Parabiago. Inoltre, i tratti di nuova realizzazione permetteranno di raggiungere facilmente gli Istituti scolastici del territorio (IPC Lombardi, IPSIA Marcora e ITTG Marcora di Inveruno; ITET Maggiolini e Liceo Cavalleri di Parabiago) e facilitando una scelta di mobilità sostenibile utilizzando il mezzo della bicicletta in totale sicurezza.
Interventi che complessivamente prevedono la realizzazione di opere per 4.970.000 euro, di cui: 1.900.000 euro per il comune di Parabiago; 870.000 euro per Busto Garolfo; 700.000 euro per Casorezzo e 1.500.000 euro per il comune di Nerviano. Nello specifico, le tratte di connessione tra le reti ciclabili dei i quattro comuni, riguardano:
  • Connessione tra Villapia-Villastanza e la rete ciclabile di Casorezzo da realizzarsi lungo viale della Repubblica (SP171)
  • Connessione tra la piscina di Parabiago e la rete ciclabile di Busto Garolfo da realizzarsi lungo Viale Lombardia (SP109)
  • Connessione tra Busto Garolfo e Villa Cortese lungo la SP12
  • Connessione con reti ciclabili esistenti all’interno del comune di Nerviano

“In questo modo riusciremo a fare del territorio, un’area collegata da reti ciclabili sia in ambito urbano, che extraurbano e percorribile in totale sicurezza -afferma il Sindaco Raffaele Cucchi- La finalità dell’intero progetto è, infatti, quella di favorire lo sviluppo di un trasporto locale più sostenibile, non solo ai fini della decarbonizzazione, ma anche come leva di miglioramento complessivo della qualità della vita, anche salutare. Pensiamo, inoltre, che si tratta di reti ciclabili che ben si prestano, non solo agli spostamenti quotidiani, ma anche a momenti ricreativi per il tempo libero, nonché a scopo turistico e promozionale del territorio.”.

 
“L’amministrazione comunale di Parabiago ha fortemente voluto, e da tempo avviato tavoli di lavoro sovracomunali, per estendere la propria rete ciclabile verso i comuni limitrofi -commenta l’Assessore ai Lavori pubblici, Dario Quieti – La finalità è sicuramente quella di collegare le ormai estese reti comunali tra loro, rendendole molto più utili e funzionali. Il nostro lavoro ha individuato principalmente tratte extraurbane, notoriamente molto pericolose e poco fruibili da ciclisti e pedoni. Le tratte sopra elencate risultano, inoltre, utilissime a congiungere le reti ciclabili di vari comuni, connettono oltre alla stazione i servizi fondamentali e ludici di vari comuni (municipi, stazioni ferroviarie, insediamenti industriali e commerciali, istituti scolastici di ogni grado, centri sportivi). Pertanto, risultava per noi fondamentale far ricomprendere tale lavoro nel biciplan di Città Metropolitana.”.

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