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Bià: il dialetto di Balocchi e la Bibbia

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ABBIATEGRASSO –  IMAGINES MEMORIAE, nell’ambito del suo progetto didattico CxT(r)E, Cronache di una Comunità da Conservare, è lieta di presentare Al Qoelet in biegrasssin, il testo più sconcertante della Bibbia reinterpretato, con la forza espressiva del dialetto, da Luigi Balocchi, poeta e scrittore.

Sabato 20 gennaio alle ore 21.00, nella sala San Paolo del Centro Mater Misericordiae ad Abbiategrasso in via Piatti n. 12, Luigi Balocchi, abbiatense di nascita, propone il suo lavoro: non una traduzione letteraria del testo biblico ma una riflessione sofferta e dissacrante e, talvolta, dissacrante sul vivere dell’uomo oggi.

Chi è Qohelet? Gianfranco Ravasi nella sua introduzione ad un’edizione del “libro più originale e scandaloso dell’Antico Testamento”, definiva così “l’enigma dell’autore”: Per ben 85 volte Qohelet introduce le sue riflessioni alla prima persona, rivelando un apparente autobiografismo (…): egli, senza essere l’oracolo di Delfi, non sempre dice ma piuttosto ammicca, allude, rimanda. Nelle sue pagine ci si incontra sempre in un alone che le avvolge e che sembra riportare ad un grande extratesto, qualcosa che è da cercare tra le righe e oltre le righe. Anche quando usa le sue formule modulari, ripetitive, ossificate (il celebre “vanità della vanità” o “sotto il sole” o “niente di nuovo” entrati ormai nel linguaggio comune), Qohelet lascia sempre sospettare qualcosa di inafferrabile e di fluido. È per questo che parliamo di enigmi (…). E gli enigmi, come è ovvio, ammettono spesso equivoci o margini indecifrabili (…).

Luigi Balocchi tratta questo testo con il proprio stile connotato dall’uso del gergo e della lingua lombarda. Del resto la sua è una letteratura fortemente condizionata dal territorio della Bassa padana, a cavallo tra il Ticino e il Po.

La sua prima pubblicazione è proprio una edizione del Qoelet in lingua lombarda nel 2006. Nel 2007 è autore de Il diavolo custode per l’editore Meridiano Zero, un romanzo sulla vita del bandito Sante Pollastri da lui personalmente conosciuto. Nel 2010 pubblica Un cattivo maestro per Mursia e nel 2011 Coelett per l’editore La memoria del mondo. È del febbraio 2015 la raccolta poetica Appunti per la grande carestia, pubblicato  per l’editore Divinafollia e sempre nel 2015, ma con la goWare, pubblica il noir  Il Morso del Lupo,  che viene bene accolto dalla critica. Collabora con riviste poetiche cartaceee e on line. Nel Dicembre del 2016 pubblica con Puntoacapo Editrice la raccolta poetica Atti di Devozione.

L’evento e la collaborazione con Luigi Balocchi, sono parte delle attività che il progetto CxT(r)E sta avviando per esaltare le opportunità che il territorio presenta. Questo progetto, promosso grazie al contributo di Fondazione Ticino Olona, renderà possibile l’avvio della didattica all’interno del laboratorio di restauro della Quadreria di Santa Maria Nuova ospitato nella chiesa di San Bernardino in Via Borsani.

IMAGINES MEMORIAE
Il progetto “IMAGINES MEMORIAE – Immagini della Memoria” si propone di recuperare il
patrimonio artistico e culturale rappresentato dalla collezione pittorica detta “Quadreria
di Santa Maria Nuova”. I lavori di analisi delle opere e di restauro vengono condotti da
un’Equipe dedicata di restauratrici. Il progetto pluriennale, patrocinato da Comune di
Abbiategrasso, Fondazione per Leggere ed Ente Parco del Ticino, ha visto la creazione di
un laboratorio di restauro aperto, allestito all’interno della Chiesa di San Bernardino in
Abbiategrasso. La chiesa sta diventando sempre più il luogo per la realizzazione di eventi,
workshop, concerti, il tutto a sostegno del progetto stesso. Il contributo di Fondazione
Ticino Olona è fondamentale per l’avvio delle attività didattiche, CxT(r)E, che sono parte
integrante del progetto generale. E’ già elevata la partecipazione di aziende e realtà
associative del territorio, coinvolte attraverso diverse modalità secondo un programma di
respiro pluriennale

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