― pubblicità ―

Dall'archivio:

Bià e il progetto “Per non dimenticare”: il pellegrinaggio ai campi di sterminio nazista

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

ABBIATEGRASSO –  Come previsto all’interno del Piano per il diritto allo studio approvato dal Consiglio Comunale (Delibera n.151 del 15/11/2017), tra le attività che fanno parte del progetto “Per non dimenticare” è previsto anche un viaggio in visita ai campi di sterminio in Austria ad Ebensee, Gusen, Mauthausen, e al castello di Hartheim (drammatico luogo di esperimenti sui prigionieri).

Il pellegrinaggio si è tenuto dal 4 al 7 maggio scorsi e ha visto la partecipazione di una delegazione dell’Amministrazione Comunale – composta dall’assessore ai Servizi Educativi e Scolastici Eleonora Comelli e dal consigliere comunale di minoranza Luigi Alberto Tarantola – insieme a una docente della scuola secondaria di primo grado Carducci, Marzia Bregoli, e a una rappresentanza degli studenti degli ultimi anni delle scuole secondarie di primo e secondo grado cittadine, scelti sia in base a criteri di merito sia in base all’interesse e alla predisposizione dimostrati per queste tematiche. Insieme a loro, l’ufficiale di Polizia Locale Marco Trani.

Il programma ha toccato alcuni dei luoghi più tristemente noti per l’Olocausto: Ebensee, tra gli ultimi campi di concentramento ad essere liberati nel 1945; Gusen, che faceva parte dell’ampia rete di lager legati a Mauthausen, il più grande costruito in Austria; e infine il castello di Hartheim, utilizzato dai nazisti come vero e proprio “centro di eutanasia”.

Sabato 5 maggio il gruppo ha avuto anche la preziosa occasione di essere presente alla cerimonia di commemorazione per il 73mo anniversario della liberazione del campo di Mauthausen: la delegazione ha preso parte sia alla manifestazione che si è svolta presso il monumento agli italiani, sia al corteo internazionale, che è giunto al campo dell’appello. “Un momento di vera commozione e partecipazione – spiega l’assessore Eleonora Comelli – che ha suscitato in tutti noi, adulti e ragazzi, una profonda riflessione su quanto accaduto e anche sulla nostra attualità: ancora oggi le forme di discriminazione sono numerose e quotidiane, e purtroppo nascono sempre dalle stesse radici psicologiche e dalla stessa mancanza di rispetto e conoscenza della diversità.”

“Durante il nostro percorso – prosegue l’assessore – abbiamo anche avuto la fortuna di incontrare due reduci: un partigiano italiano, che è stato internato come prigioniero politico, e un altro sopravvissuto di origine olandese. Parlare con i rappresentanti della Storia ha sicuramente dato un valore aggiunto a questa visita, e ci ha permesso di vivere in tutti i sensi un’esperienza emotiva che non ha pari. Studenti e Amministratori, ringraziamo la collettività per questa splendida occasione che ci è stata offerta – conclude l’assessore – arricchita ancor più per noi dalla presenza dei giovani, con cui diventare insieme testimoni della Memoria.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per gli studenti, questo viaggio si è tradotto poi in una esperienza di rielaborazione con i coetanei e con gli insegnanti, con i quali si sono relazionati al ritorno in aula, e successivamente sarà condiviso anche con i membri del Consiglio Comunale:parteciperanno, infatti, alla seduta del mese di giugno, proprio per raccontare dal vivo le sensazioni e le impressioni suscitate. “Ora è importante – aggiunge Comelli – che quanto abbiamo raccolto si trasformi in gesti di condivisione, in scelte quotidiane proattive, per attualizzare la Memoria e non rendere vano il sacrificio di milioni di persone.”

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi