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Bernate Ticino: sigarette contraffatte prodotte da otto serbi e bulgari che vivevano notte e giorno in quel capannone in condizioni pecarie

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BERNATE TICINO –  Sono finiti nella casa circondariale di San Vittore a disposizione dell’autorità giudiziaria con l’accusa di produzione di merce contraffatta e contrabbando i due uomini residenti nel napoletano che si servivano di un capannone situato nella zona industriale di Bernate Ticino per produrre illecitamente sigarette.

Il capannone è stato posto sotto sequestro, così come è stata sequestrata tutta la merce ritrovata dalla Guardia di Finanza di Napoli che ha lavorato in collaborazione con quella di Magenta. Tutto però è partito proprio da Napoli e nessuno, nell’area industriale di Bernate Ticino si era mai accorto di quello che stavano facendo in quell’opificio inutilizzato da un paio di anni. Il giro d’affari era notevole. I macchinari ritrovati erano di alto valore, sotto sequestro anche 10 tonnellate di tabacco sfuso.

Le sigarette venivano messe sul mercato con i marchi Winston e Chesterfield, ma naturalmente erano tutte contraffatte. Inoltre emergono ulteriori particolari sulla vicenda. I sei uomini di nazionalità serba e i due bulgari sorpresi a lavorare nell’opificio e denunciati a piede libero vivevano notte e giorno nello stesso capannone in condizioni igieniche precarie. Ulteriori accertamenti verranno eseguiti nei prossimi giorni.

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