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Bernate Ticino, macerie, eternit e rifiuti nei boschi della Piarda. Il Parco spiega: “Pulizia rimandata causa covid”

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BERNATE TICINO Quando verrà ripulita l’area dei boschi della Piarda a Bernate Ticino? Il problema è stato sollevato da alcune persone solite a frequentare una delle zona naturalistiche più belle. Un’area che giusto due anni fa venne interessata dal progetto Life Biosource finanziato dall’Unione Europea di riqualificazione ambientale. Già all’epoca scoppiò la polemica per via del taglio di diversi quintali di piante che molti reputarono inutile. L’obiettivo del Parco fu quello di ricostruire la naturalità di quei boschi tagliando gli alberi di specie impropria, anche se purtroppo ancora in buona salute, contenendo le specie esotiche invasive. Questa fu la risposta del Parco che non convinse del tutto. A due anni di distanza i frequentatori del Parco tornano a denunciare le cose che non vanno. La presenza di macerie, cataste di eternit e i piccoli edifici demoliti ancora da rimuovere. Insomma, uno spettacolo indecente.

“Ho chiesto spiegazioni del perché non fosse stata attivata un’operazione di pulizia di questo scempio – commenta un uomo – e mi è stato risposto che, a causa del covid i lavori erano stati rimandati. La mia richiesta risale a diversi mesi fa e non vorrei che il covid venga preso come scusa a fronte di una situazione che si trascina da tempo”. Il Parco, in effetti, spiega che il ritardo è stato causato proprio dalla pandemia e si provvederà non appena sarà possibile intervenire. “Nell’ambito di quell’operazione – riferiscono – il parco si era impegnato anche alla plizia della zona che, normalmente, compete ai comuni. Purtroppo causa forza maggiore tutto è stato rimandato”. Il progetto prevede la realizzazione di un sentiero nuovo per raggiungere il famoso calendario celtico e rendere così l’area sempre più appetibile per gli escursionisti. Ma chi frequenta quasi quotidianamente i boschi della Piarda e conosce ogni metro di quei luoghi sottolinea che esistono già percorsi validi e quello che si vuole realizzare passerebbe accanto ad una marcita con conseguente rischio allagamento. Di conseguenza, secondo molti, un’opera inutile. “Auspichiamo che si intervenga al più presto. Quei boschi rappresentano un patrimonio unico per tutti”, dicono.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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