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Dall'archivio:

Berlusconi è stufo. ‘Carfagna e i suoi dicano cosa vogliono fare’

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MILANO – Raccontano di un Silvio Berlusconi stanco del continuo controcanto dei cosiddetti malpancisti antisalviniani nei suoi confronti e di Forza Italia. Prima la spaccatura interna sulla scelta di manifestare a piazza San Giovanni con Matteo Salvini e Giorgia Meloni, poi il caso emblematico della Commissione Segre con il polverone di polemiche sull’astensione del partito azzurro e le accuse di antisemitismo rivolte all’ex premier ha rappresentato la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.
      Il cav, che venerdì ha cenato ad Arcore con Mara Carfagna, sarebbe amareggiato dal ‘fuoco amico’ e come nel caso di Giovanni Toti, vuol capire cosa intenda fare chi esprime malessere per un centrodestra a trazione Lega. Giusto rivendicare l’identità, l’autonomia e ‘l’indispensabilita’ di Forza Italia all’interno della coalizione rispetto al rischio di un’egemonia del Carroccio, ma il controcanto fine a se stesso che danneggia l’immagine del partito e del suo leader, non va affatto bene. Berlusconi, raccontano fonti azzurre, chiederebbe, insomma, chiarezza ai ‘carfagnani’ e a chi lavora per uno strappo o una separazione consensuale e pensa a gruppi parlamentari autonomi.
      Dopo le nuove dichiarazioni critiche di oggi a Milano della Carfagna, per Berlusconi la cena a Villa San Martino, dunque, non avrebbe avuto l’effetto sperato di placare gli animi e rasserenare il clima in casa Fi. Da qui l’invito del leader azzurro ai malpancisti a spiegare da che parte stanno.

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