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Batte forte il cuore dell’Avis Magenta. Rinnovato il nuovo direttivo che resterà in carica fino al 2024

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MAGENTA –  L’AVIS Magenta Sezione CARLO MARONATI, a cui fanno capo anche gli Avisini di Robecco sul Naviglio e Sedriano, raggruppa la bellezza di 1.300 Donatori. Si tratta di un’Associazione storica nel nostro territorio, un sodalizio che può vantare radici profonde, visto che la data di nascita risale al 1947 e malgrado la pandemia in corso, la vitalità degli Associati, nonché dei giovani che costantemente si avvicinano a questa realtà meritoria, sono rimasti immutati.

 

AVIS MAGENTA 2

Il nuovo Direttivo da poco insediatosi dell’Avis Magenta – Sezione Carlo Maronati

 

“Lo scorso 27 Marzo – ci spiega il neo Presidente Ambrogio Crespi – l’Assemblea dei Soci si è riunita per eleggere il nuovo direttivo e a seguire, lo scorso 9 Aprile, il direttivo, ovvero, una sorta di ‘Giunta’ dell’AVIS è entrato in carica a tutti gli effetti”.

Accanto al Presidente Crespi, ci sono due Vice Presidenti Lilia Griggio e Antonio Mereghetti, già Presidente degli Avisini, quindi, Walter Castiglioni nelle vesti di Segretario e Carlo Castiglioni amministratore (la vecchia figura del tesoriere ndr).

E’ una squadra certamente molto affiatata e stamani abbiamo potuto constatare coi nostri occhi la passione e la voglia di fare del bene che anima la squadra dei nostri Donatori di Sangue.  “In linea di massima – prosegue il Presidente Crespi – ognuno di noi ha dei propri compiti specifici. Qui all’AVIS, c’è sempre davvero molto da fare, l’impegno è pressoché quotidiano anche per noi volontari. Pertanto, se non ci fosse quest’attività esecutiva si perderebbe molto. Per fortuna sono in ottima compagnia. Ho degli ottimi compagni di viaggio e insieme portiamo avanti la nostra missione”. 

Che malgrado il COVID  non si è mai fermata. “La nostra sede di Piazza Formentano – sottolinea Crespi – dove opera una nostra impiegata, è rimasta sempre aperta. Qui tutte le mattine dal lunedì al giovedì c’è sempre qualcuno. Siamo poi sempre raggiungibili telefonicamente anche nel fine settimana”.  Certo, la pandemia di problemi ne ha portati soprattutto sul piano relazionale, questo sfortunatamente è un male comune per tutto il mondo associativo. “Quei momenti conviviali, ludico aggregativi come anche la nostra tradizionale giornata del donatore sono state rinviate a data da destinarsi, per evidenti motivi. Però, ciò che ci conforta è come siano sempre tante le persone che si accostano all’AVIS”.

 

Il neo Presidente Ambrogio Crespi

 

Numerosi giovani, anche banalmente, per una questione di famiglia. Di passaggio intergenerazionale. Nel poco tempo che ci siamo fermati per l’intervista negli uffici di Piazza Formentano, è suonato spesso il telefono e sono arrivate diverse persone, per lo più giovani, per la visita medica di rito per poter poi donare il sangue.

“Indubbiamente – rileva il neo Presidente – le nostre dinamiche e le nostre problematiche, di riflesso, in questa fase sono collegate allo stato di stress e di emergenzialità cui sono sottoposti i nostri Ospedali. Ragion per cui, con l’attività della ASST  per lo più concentrata sul COVID,  anche le donazioni sono rallentate ma non perché manchino i donatori, anzi”.

Le statistiche, parlano di un meno 30%. “Ma è l’Ospedale da cui noi dipendiamo che ci impone questo stop. Il ‘Fornaroli’ sta frenando perché, come detto sopra, la pandemia ha finito per spostare il tiro altrove, alcuni interventi sono stati sospesi, e di conseguenza anche il bisogno di sangue si è contratto”.

Ciò detto è fondamentale tenere alta la guardia e soprattutto tramandare questo messaggio di solidarietà e di attenzione che arriva anche attraverso una semplice donazione. “Noi solo oggi – prosegue Crespi – in una mattina abbiamo fatto 5 visite mediche per donatori. Ne abbiamo lì pronti un centinaio. Ma vengono contingentati….”.

D’altronde, è noto a tutti come anche per ragioni di sicurezza l’accesso nei nostri Ospedali in questi mesi è stato fortemente limitato. Tutte le procedure, dovendo seguire dei protocolli di sicurezza assai rigidi, si sono allungate.

Di fatto, si tratta di una problematica per così dire ‘tecnica’ ma che poco o nulla ha a che fare con il grande cuore degli Avisini del Magentino. 

“In questi mesi anche l’uso del telefono – osserva Crespi – è stato prezioso. Il fatto di ricordare ai nostri Donatori la data di scadenza per la donazione (si possono fare al massimo 4 donazioni di sangue all’anno per i soggetti maschi e tre per le femmine) è stata spesso l’occasione per risentirsi al telefono con tutti. Anche con quelli, magari un po’ più anziani, che meno frequentano, la sede”.

A tal proposito, ricordiamo che per essere Donatori e Volontari AVIS, occorre aver compiuto la maggiore età e per le donazioni non avere superato i 60 anni. Un ringraziamento speciale, il Direttivo degli Avisini, lo intende rivolgere anche al dottor PUNZI storico medico di base di Robecco sul Naviglio, che in tutti questi anni ha prestato la propria attività gratuita per la parte medico sanitaria.

“Adesso ci aspettano quattro anni intensi – conclude il Presidente Crespi – dove l’obiettivo e il sogno di tutti è quello di tornare al più presto alla normalità. Questo sia per quanto riguarda l’attività delle donazioni con l’Ospedale sia per noi stessi. Per un’Associazione come la nostra, il frequentarsi, lo stare insieme è certamente un valore aggiunto”.

Un auspicio quello del neo presidente di Piazza Formentano che ci sentiamo di condividere fortemente.

Per ulteriori info sull’attività dell’AVIS scrivere a: [email protected]

F.V

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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