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Auchan-Conad, parla la CGIL: ‘9000 lavoratori a rischio’

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MILANO – Si è tenuto ieri l’incontro tra Filcams Cgil, Fisascat Cisl, e Uiltucs e Margherita Distribuzione, per definire la riorganizzazione aziendale nel passaggio di Auchan a Conad.

Sul tavolo la richiesta di Cassa integrazione straordinaria, presentata ieri, che interessa una platea di quasi 9mila dipendenti in tutta Italia, senza tener conto anche degli oltre 817 dipendenti della sede, diminuiti a 718.
L’azienda ha proposto di ricorrere all’applicazione di specifici strumenti di gestione dell’esubero volti ad attenuarne gli impatti sociali ed a garantire per quanto più possibile la salvaguardia occupazionale: un piano di riqualificazione e/o ricollocazione; un piano di mobilità su base volontaria ed incentivata; strumenti di sostegno al reddito e all’occupazione; piano di pensionamento e pre-pensionamento; percorsi di outplacement; percorsi correlati all’attivazione di politiche attive per il lavoro; percorsi di imprenditorialità individuale.
La fattività delle soluzioni proposte non è stata, però, del tutto chiara e l’azienda si è soffermata maggiormente sulle finalità del ricorso alla Cassa integrazione e all’incentivazione all’esodo.

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