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Dall'archivio:

‘++Ats trasporti, è bufera. Cda dimissionario? Comuni e sindaci si vedranno giovedì++

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MAGENTA – Tra i settori maggiormente colpiti dal Covid 19 c’è sicuramente quello dei trasporti.

Una crisi che ha ovviamente colpito in pieno anche Ats Srl, la società (a capitale interamente pubblico) che gestisce il servizio di trasporto scolastico (e non solo) ed è partecipata dai Comuni di Abbiategrasso, Albairate, Bareggio, Boffalora sopra Ticino, Busto Garolfo, Canegrate, Cassinetta di Lugagnano, Corbetta, Cuggiono, – InverunoMagenta, Parabiago, Sedriano e dai  Comuni non Soci Magnago e Turbigo.

Il  trasporto  scolastico  costituisce  il  fulcro  dell’attività  di  A.T.S.  srl,  senza però  limitarsi  al  servizio  di  trasporto  all’ingresso  e  all’uscita  degli  studenti dalle  scuole,  ma  anche  ai  collegamenti  delle  Direzioni  Didattiche  con piscine,  biblioteche,  e  per  lo  svolgimento  di  gite  scolastiche  e  viaggi d’istruzione. Inoltre  A.T.S.  srl  offre  la  possibilità  di  un  trasporto  urbano  e  mercatale, volto  al  collegamento  delle  periferie  dei  Comuni  con  il  centro  cittadino  gli spazi commerciali, sia fissi che saltuari.

La società è stata gestita negli ultimi anni da un Cda composto da tre persone (Pinna, Garanzini e Garagiola) che non  hanno mai percepito alcun emolumento. Ed è da loro che rimbalza una notizia che deve ancora trovare conferma ufficiale, ma che nei corridoi della politica è insistente: gli amministratori avrebbero presentato le dimissioni.

 

Ats si trova a un bivio: o proseguire l’attività a beneficio dei Comuni (a Magenta viene garantito il trasporto urbano con bus navetta) oppure liquidare la società, lasciando a ogni Comune la facoltà di gestire il servizio in autonomia.

Se così fosse, sarebbe la parola FINE per una società nata nel 2005 che rappresenta una forma di collaborazione sovracomunale e di messa in comune (appunto..) di un servizio strategico qual è il trasporto.

Il Cda chiede da tempo investimenti sui mezzi, necessari per dare fiato alla società e continuare in serenità a garantire la presenza. Sul tavolo del prossimo incontro dei soci, in calendario giovedì, c’è anche il futuro dei 15 dipendenti di Ats. Che nella peggiore delle ipotesi, ossia la liquidazione, perderebbero il lavoro in un momento drammatico come questo.

A quanto risulta, peraltro, Magenta e Corbetta vedono con scetticismo una ipotesi di rilancio: e se davvero da loro partisse la proposta di mettere fine alla vicenda di Ats, verosimilmente ci sarebbe poco da fare. O nulla. Soltanto una cosa: spiegare ai 15 lavoratori che presto si ritroveranno disoccupati. E che da settembre, col ritorno a scuola, ogni Comune dovrà fare per sè (a meno di clamorosi colpi di scena, ad oggi assai improbabili).

F.P.

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