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#Aspassoxvoi: Migliaia di farfalle nere, in scena a Milano per l’Ora Dannata di Amorales

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Finalmente insieme al ritorno della bella stagione tornano anche i consigli di “A spasso per voi”!

Dopo questa interminabile coda di inverno, che ci ha reso impossibile abbandonare la nostra coperta preferita trasformandoci tutti, me in primis, in cloni di Linus, il sole e le temperature gradevoli ci hanno (FINALMENTE!) restituito la voglia di passeggiare e scoprire cose nuove che non siano i segreti dei personaggi nella nostra serie NETFLIX preferita!

Incamminiamoci allora, direzione Milano, per visitare una delle installazioni che ha avuto più successo quest’anno in termini di visite e soprattutto di tags su Instagram: L’Ora Dannata di Carlos Amorales, in scena alla Fondazione Pini, appena dietro le vie centrali di Brera.

Dopo il successo ottenuto alla biennale di Venezia 2017, L’artista messicano fa tappa a Milano con una mostra composta di varie installazioni che fondono diversi livelli di espressione: poesia, video, suoni e immagini visive che vanno a legarsi in un ensemble insolito ed elegante con iraffinati saloni della dimora ottocentesca della famiglia Pini.

La mostra ha inoltre un grandissimo vantaggio: è gratuita, come molte delle retrospettive ospitate alla fondazione Pini.

L’intento dell’Ora Dannata è quello di far riflettere sulla società moderna, sulla comunicazione ingannevole e sui sentimenti incontrollabili che albergano dentro di noi, come la violenza che esplode senza preavviso, rappresentata nell’installazione Life In Folds, dove assistiamo ad una macabra scena in bianco e nero, animata da figure stilizzate e  suoni di ocarina che corrispondono ad un linguaggio cifrato segreto.

La vera star della mostra (e campionessa di likes sui social) è però l’installazione “vivente” Black Cloud: quindicimila farfalle nere di cartone invadono gli spazi signorili della fondazione Pini posandosi ovunque su muri, oggetti, specchi, avvolgendo lo spettatore in una spirale fiabesca e meravigliosa, che lascia i sensi dei visitatori sospesi tra la fascinazione per l’equilibrio estetico perfetto raggiunto tra le sagome degli insetti di cartone e i marmi della dimora un forte sentimento di inquietudine. Gli insetti sono dei veri invasori, sono occhi non benevoli, e danno la sensazione di volersi richiudere su chi sta fermo ad ammirarli, pronti a soffocarci, come fanno i brutti pensieri e le angosce con cui a volte dobbiamo convivere.

Questa retrospettiva non si presenta come una passeggiata per i sensi, ma forse proprio per questo vale la pena visitarla, non mancheranno certo spunti di riflessione sui tempi moderni con le annesse paure e preoccupazioni e sulle nostre reazioni.

Se vi ho convinto a fare un viaggio dentro il particolare mondo di Amorales ecco il sito della mostra per ulteriori informazioni: http://www.fondazionepini.net/mostra/carlos-amorales-lora-dannata/

 

 

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