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Dall'archivio:

Ascoltati da noi..per voi- Kiefer Sutherland, Reckless and me, di Claudio Trezzani

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

Inauguriamo da oggi una nuova rubrica dedicata alla musica di elevata qualità: sarà Claudio Trezzani a guidarci tra autori e note.. tra le meno ‘note’. Cominciamo con i lavori di Kiefer Sutherkand, figlio d’arte. Un caloroso benvenuto a Claudio nella nostra famiglia, a tutti voi lettori auguriamo invece buona lettura.

 

 

Kiefer Sutherland – “Reckless & Me”

Agente federale, Presidente e pure rocker di razza!

 

Il rock e il cinema negli Stati Uniti si spesso incrociati e sono le due forme d’arte che più fanno sognare al di qua dell’Oceano. Non ci si stupisce che tantissimi attori si sono cimentati con la musica, dando vita a volte ad una carriera parallela di qualità elevata quasi se non come quella di Hollywood. I casi sono tanti ma quelli che più hanno un talento musicale eccelso sono Kevin Costner, Jeff Bridges  e appunto il figlio di Donald Sutherland : Kiefer.

L’attore di origini inglesi e canadesi è diventato celebre agli occhi del mondo nel ruolo di Jack Bauer, protagonista della innovativa serie tv 24. Una delle serie più amate degli ultimi anni. Ora lo abbiamo visto tornare alla ribalta della fama, dopo la chiusura di 24, sempre come protagonista di un’altra serie meno celebre ma altrettanto di qualità : Designated Survivor, che grazie a Netflix ha potuto crescere sempre di più, nei panni di un Presidente degli Stati Uniti non convenzionale. Non sto ad elencarvi gli innumerevoli film che lo hanno visto recitare, l’elenco sarebbe davvero lungo e ricordo solamente che fra i suoi talenti ci sono il doppiaggio, è uno dei più apprezzati e appunto la musica. Non solo come musicista ma anche nei panni di produttore visto che possiede la casa discografica Ironworks.

Reckless & Me, il suo nuovo disco uscito quest’anno è una vera scoperta, 10 pezzi di rock americano vero e polveroso, un pò western un pò John Mellencamp e di qualità davvero altissima.

Se il suo esordio discografico del 2016 Down In A Hole ci aveva fatto incuriosire, questo nuovo disco ci stupisce e di certo lo conferma come uno dei musicisti americani di questo 2019 da tenere d’occhio.

I pezzi sono quasi tutti suoi, solo un pezzo non lo è e questo accresce la considerazione che abbiamo per Kiefer sin dalla prima canzone Open Road,chitarra acustica e pianoforte ed una voce roca e profonda che ne arricchisce l’impatto. Davvero un inizio coi fiocchi, finestrini abbassati e Route 66.

Ci sono anche echi di rock californiano con Faded Pair of Blue Jeans, la Pacific Highway sarebbe il palcoscenico perfetto per cantarla a squarciagola ma poi torna la polvere e questa volta pare la sabbia del deserto texano con la title track e il suo incedere trascinato ma soprattutto con il country rock di Blame It On Your Heart. Divertente e scatenata, ma sempre credibile. Qui si suona musica vera e non creata a tavolino per far entrare qualche dollaro in più nelle tasche di un attore avido di fama.

Anche la successiva This Is How It’s Done farebbe la sua figura uscendo dalle casse di un jukebox di un bar dalle parti di Fort Worth, Texas, un brano che miscela sapientemente feeling rock and roll e country, quasi honky tonk con un’altra prova convincente alla voce di Sutherland, a suo agio nella parte dello story teller del west. Bellissima! Fa capolino anche un eco del sud delle paludi con Run To Him, southern rock e soul come si usa dalle parti di Muscle Shoals, da cui prende ispirazioni per i contro-canti femminili e un assolo sporco e graffiante fra il pianoforte e la palude della Louisiana.

Non ci sono canzoni che non dovrebbero starci e anzi ad ogni pezzo la convinzione di trovarci di fronte ad un disco stupendo è sempre più chiara fino ad arrivare alla conclusiva Song For A Daughter, dove questa convinzione diventa certezza. Una ballad acustica, emozionante da vero cantastorie folk un pò country un pò rocker. Piccolo gioiello di un disco davvero riuscito e che merita di stare nelle playlist di chi ama il rock americano e la musica di qualità.

Ora, se dovessero chiedermi quale versione di Kiefer Sutherland preferisco risponderei assolutamente la versione di musicista di razza: ne abbiamo davvero bisogno.

Claudio Trezzani.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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