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“ASCOLTATI DA NOI PER VOI” DI Claudio Trezzani Bryan James – “Politics or Religion” (2020)

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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In Texas l’elenco degli artisti indipendenti di talento, appartenenti al cosiddetto filone outlaw country, pare essere davvero infinito.

Ecco potete aggiungere a quell’elenco anche Bryan James da Killeen, Texas, cantastorie di quelli veri, arrivato al terzo disco con questo Politics or Religion.

La musica si abbevera alla fonte dei grandi , quelli che hanno fatto la storia di questa musica e della storia dell’arte americana e cioè Waylon Jennings, Merle Haggard ed Hank Williams Jr. e basta fare partire la prima canzone Slowing Down in Style per essere avvolti dalla sua voce intensa e dal corroborante suono della pedal-steel guitar, il Texas e le sue storie sembrano uscire fuori dagli amplificatori, non c’è traccia di country-pop da classifica qui. Si suona e si suda per davvero e la bellissima ballata che dona il titolo al disco ha nel testo la marcia in più, James ci dice una verità assoluta e cioè che lui non parla di politica o religione perchè fa cambiare il modo di essere delle persone. Anche qui da rimarcare lo stupendo arrangiamento e il lavoro delle chitarre, sia acustiche che elettriche ma anche la pedal steel sempre presente.

Drinking to the Point They Throw Me Out sembra essere uscita dopo una jam session con il grande Waylon, quel country venato di honky tonk tipico degli anni ’70, un sound retrò ma che piace ad ogni ascolto di più e l’assolo è davvero perfetto. Grande pezzo.

Le sue storie, come nei precedenti due dischi indipendenti che ha registrato This New Way’s Getting Old (2016) e Between the Devil and The Angels (2017), sono sempre intense e la sua vita vissuta da figlio di un militare, lo ha aiutato, avendo vissuto in parecchi stati americani e anche in un altro paese.

La produzione di Bill McDermott lo lascia libero, il suono è perfetto e il vento soffia sulla faccia mentre viaggiamo on the road e la radio spara a tutto volume la bellissima energica ballata outlaw The Art of Not Giving a Damn, secondo chi vi scrive una delle più belle dei 14 pezzi di questo lavoro. 14 si, un disco molto lungo per le usanze indipendenti, quasi un’ora di ottima musica country come si usava una volta, senza fare l’occhiolino alle classifiche di Nashville ,ma non ci si annoia mai e le classifiche quelle vere, delle radio texane, della gente che ama la musica di Merle e Waylon, le sta scalando sempre di più, così come quelle delle vendite digitali che aiutano moltissimo il lavoro di tanti artisti indipendenti. Sopratutto nel momento terribile passato a causa di questo maledetto virus che ha impattato fortemente sul mondo della musica indipendente che era basata tutta sui concerti e sul passaparola, non ci fosse stata la rete, i concerti in streaming, lo sharing e il merchandising, il passaparola si sarebbe arenato con conseguenze terribili.

Invece la vita continua e la carriera di Bryan James, dopo averlo conosciuto proprio grazie ai live streaming di questo periodo e tramite altri grandi artisti indipendenti con cui collabora come Mickey Lamantia, possiamo senz’altro dire che procede a gonfie vele.

Se volete conoscere un vero cantautore come si usava una volta quando tutto era più vero, ecco non lasciatevi sfuggire Bryan James e il suo attualissimo Politics or Religion.

 

 

Buon ascolto,

Claudio Trezzani

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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