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Dall'archivio:

“ASCOLTATI DA NOI PER VOI” by Trex Roads. Luke Hendrickson – “One Night at The Crystal Lounge” (2020)

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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BOFFALORA SOPRA TICINO – Per immaginare la scena live degli Stati Uniti, bisogna cercare di non pensare a questo anno terribile, riavvolgere il nastro a prima del 2020. La nazione è immensa, ma soprattutto è immensa la voglia di fare musica e gli spazi per dare alla gente quello che vuole sono tantissimi, non solo in Texas dove si vive musica e concerti come si respira, ma in giro per gli States se uno vuole tentare l’avventura e il salto esistono possibilità e se uno è disposto a fare gavetta esiste ancora il passaparola e ora con la rete il passaparola ha eco mondiale. Così ho scoperto Luke Hendrickson, un barbuto ragazzo del Minnesota, uscito nel 2020 con questo suo vero e proprio esordio lasciandomi quella piacevole sensazione di aver trovato un artista che merita di essere conosciuto e ascoltato con attenzione. La sua carriera è appena agli inizi, ma la gavetta è stata lunga, un band metal prima (non è il primo artista country ad aver fatto questo passaggio), una cover band poi che gli ha permesso di farsi conoscere, di crescere e prendere coscienza delle sua indubbie abilità di cantautore e live performer. Nel 2018 decide di fare uscire il suo primo EP, Comfort Food, 5 pezzi acustici che gli danno ancora di più l’opportunità di fare circolare il suo nome aprendo concerti per molti artisti.

Il suo sound ora è definito e già maturo, un country molto outlaw ma con inserti originali probabilmente dettati dalle influenze diverse che hanno allietato la sua gioventù, Jethro Tull e Grateful Dead oltre al country vero di Johnny Paycheck e Haggard. Gli 11 pezzi contengono anche un tributo a queste influenze, il nostro infatti si cimenta in una riuscitissima cover dei Jethro Tull, Locomotive Breath, bellissima rock e divertente. Insomma non un disco banale ma un country di carattere molto personale.

Si inizia con una bella cavalcata western polverosa con spruzzate honky tonk , Black Hills Boogie ci mostra un bell’intreccio di chitarre e pedal-steel e dimostra che Luke ha una bellissima voce, potente e convincente. Anche la successiva title-track è una bella e movimentata ballata outlaw country, dal sapore molto antico ma per niente banale.

Stupenda la successiva e malinconica ballata Good with a Gun, lenta introspettiva e ispirata, un pezzo davvero intenso dove la voce ancora detta legge, a suo agio sia nei momenti allegri e movimentati sia quando ci deve raccontare storie emozionanti.

Ancora un bellissimo pezzo dal sapore western nella musica, Maggie in the Morning, mentre nel testo c’è un’originale variazione sul sesso e sulle donne, uno di quei pezzi che immaginiamo l’autore ci stia cantando dal bancone di un bar mentre facciamo una chiacchierata fra amici davanti ad un drink.

C’è spazio per pezzi dal sapore country rock, veloci e divertenti come Half The Shit I’m Thinkin About (Doesn’t Matter), con il suo testo che ci dice che ci preoccupiamo troppo di cose che non contano, e South Dakota, dove la chitarra graffia e la pedal-steel ci porta in una atmosfera che sa molto di Nashville anni ’70 ma anche per un’altra splendida ballata d’amore, For all the Tea in China che ci parla dell’importanza della compagnia e della semplicità nel vero amore, niente di ricercato ma solo vita vera e parole sentite. Un sapore davvero vintage, un viaggio indietro nel tempo quando i sentimenti e non solo la musica, erano migliori.

Il disco si chiude con la lunghissima If You Think I’m Crazy, quasi una canzone ispirata dalle grandi e lunghe suite del passato come Free Bird dei Lynyrd Skynyrd, non musicalmente ma nel feeling generale, quel sapore epico di canzoni lente, intense che crescono come in un climax e che musicalmente sono quasi perfette, quei pezzi che ci immaginiamo in chiusura di concerto, infinite ed emozionanti. Forse la mia canzone preferita di un disco già di per sé veramente stupefacente. Una scoperta tardiva, uscito ormai un anno fa ma assolutamente da fare se amate il talento nel songwriting e quella abilità di far divertire, emozionare, piangere e ridere tutto racchiuso in 11 splendidi pezzi di musica di qualità.

 

Buon ascolto,

 

Claudio Trezzani by Trex Roads  www.trexroads.altervista.org

 

(nel blog trovate la versione inglese di questo articolo a questo link : https://trexroads.altervista.org/one-night-at-the-crystal-lounge-luke-hendrickson-2020 )

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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