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Articolo Uno: ‘Ad Abbiategrasso serve una svolta radicale, ecco come’

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Lettera Articolo Uno –  Abbiategrasso.

Come in tutto il Paese e in particolare in Lombardia, anche Abbiategrasso è stata colpita dalla crisi sanitaria che ha mostrato tutti i limiti del modello di sviluppo attuale, non solo a livello sanitario, ma anche a livello socioeconomico. Molti settori essenziali della nostra economia soffrono la crisi e, contestualmente, è aumentata la richiesta di servizi di sostegno e supporto da parte di cittadini, famiglie e imprese. La partecipazione delle associazioni del terzo settore è stata fondamentale per far fronte ai nuovi bisogni e per sopperire alla fragilità di un sistema Paese che negli ultimi anni ha agevolato la crescita economica, senza tenere conto del progresso della Società.

Siamo convinti che anche a livello locale vada ripensata e riorganizzata la vita cittadina per far fronte alle esigenze della comunità abbiatense. La crisi impone alla politica un cambio radicale per affrontare le sfide dei prossimi mesi. Riteniamo che occorra uno sforzo collettivo per superare il modello di crescita di questi anni, che ha impoverito di servizi la nostra Città.

 

Crediamo che si possa ripartire per ripensare lo sviluppo della nostra Città, come forza politica che ha come temi fondanti il lavoro e l’ambiente abbiamo individuato queste prime cinque aree

 

  • Recuperare un ruolo politico primario: nel corso degli ultimi anni, Abbiategrasso ha subìto un depauperamento di servizi essenziali per i cittadini. Dall’Ospedale alla ferrovia, la situazione di impoverimento è sotto gli occhi di tutti. Ciò è stato permesso sia da una Politica Regionale e Nazionale che ha sacrificato il servizio pubblico sull’altare della razionalizzazione, sia da una fragile rappresentanza locale nelle istituzioni. Abbiategrasso deve tornare a essere protagonista della vita pubblica del territorio, intrecciando rapporti primari con le istituzioni sovracomunali per avere impegni concreti di sviluppo dei servizi da parte della Regione e dello Stato. Sarà essenziale un maggiore attivismo da parte del Comune per fare rete ed essere capofila di battaglie che travalicano i confini del nostro territorio: la battaglia per il nostro Ospedale deve essere in ottica di una revisione della Legge 23 di Regione Lombardia che danneggia i piccoli nosocomi a favore dei grandi centri, la battaglia per il miglioramento del servizio ferroviario deve essere una battaglia per una mobilità sostenibile in tutta Italia.
  • Il nostro territorio sta perdendo oramai da lungo tempo attività produttive ad alta concentrazione di lavoro ed emergono contestualmente nuovi bisogni con le forme di lavoro attuali. A fianco dell’attuale sistema di risposta alle fragilità, vi è la necessità di sviluppare misure di sostegno che permettano di garantire un bilanciamento tra la vita lavorativa e la vita privata, come ad esempio i sostegni per i nidi, per le baby sitter, per badanti e per tutte le associazioni che garantiscono i servizi essenziali. Oltre ai servizi, è importante ripensare alle reti della nostra città per garantire l’accesso alla banda larga da parte di tutti i cittadini e a postazioni di lavoro/studio comune, senza far gravare il peso economico alle persone. Dobbiamo immaginare di poter sviluppare l’opportunità di working from home in luoghi pubblici, sostenendo l’attività legislativa in questa direzione.
  • Oltre al già citato necessario miglioramento del servizio ferroviario, per un collegamento dignitoso e frequente con Milano e i comuni sulla tratta S9, è necessario ripensare ai collegamenti con gli altri comuni del territorio e tra i quartieri della nostra città. La manutenzione e il miglioramento della rete stradale esistente è prioritaria per lo sviluppo del territorio e lo sviluppo della mobilità sostenibile. Crediamo che un sistema di ciclabilità intracomunale e infracomunale sia necessario per garantire la sicurezza e lo sviluppo della mobilità dolce nel nostro territorio. Pensiamo che vi debba essere un accordo con gli altri comuni per sviluppare la rete ciclabile, per raggiungere in sicurezza ad esempio la Stazione di Albairate o i comuni di Ozzero, Cassinetta di Lugagnano e Vigevano.

Crediamo inoltre che vadano riviste le altre opere di livello sovraccomunale ipotizzate negli ultimi anni, valutandole alla luce della situazione economica e dei bisogni attuali.

In città, oltre alla zona trenta, bisogna pensare di collegare ogni quartiere per lo sviluppo della ciclabilità cittadina, con percorsi sicuri durante tutta la giornata.

Dovremo inoltre immaginare un’accessibilità a servizi essenziali in ogni quartiere.

  • I cambiamenti climatici stanno alterando il pianeta e Abbiategrasso deve giocare il proprio ruolo per abbattere la propria impronta ambientale sul pianeta. Il Consiglio Comunale ha già votato a favore della dichiarazione di emergenza climatica. Ora è necessario mettere al centro delle proprie scelte politiche la questione ambientale. Sono scelte trasversali per lo sviluppo di una mobilità dolce, per ripensare allo sviluppo urbanistico della città, nella tutela del paesaggio e per azzerare il consumo di territorio, che ripensa a un arredamento urbano verde, incentiva la filiera corta e la riscoperta dei prodotti locali, favorisce la vita dei propri cittadini all’interno delle aree verdi e dei parchi, sviluppa servizi di prossimità. Le scelte di Abbiategrasso dovranno essere ecosostenibili in tutti i campi della macchina comunale.
  • La nostra città è ricca di associazioni e proposte culturali che fanno vivere il nostro centro storico. Siamo convinti che a fianco dell’attività associazionistica occorra una progettualità comunale di eventi e manifestazioni che diano vitalità ai diversi quartieri e che al contempo siano inseriti in una rete sovracomunale, come è stata l’esperienza del Festival Internazionale del Teatro di Strada.
    A sopperire alla mancanza di spazi culturali, come ad esempio un teatro, pensiamo che una progettualità fitta di eventi culturali possa dare la possibilità di accrescere il benessere cittadino.

A fianco di queste iniziative, è necessario che il Comune ripensi i propri spazi per poter far vivere in maniera continuativa Annunciata, Palazzo Stampa e Villa Sanchioli, avviando un confronto con le Istituzioni per l’area del vecchio Golgi.

Crediamo che sia il momento non più rinviabile per aprire un serio confronto all’interno della Città su questi temi, per lo sviluppo e il benessere del nostro territorio.

Articolo Uno Abbiategrasso

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