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Arluno, un banco benefico per suor Sandra Catapano

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ARLUNO – Opera con altre tre sorelle di fede e scelta di vita cristiana in un contesto difficile e per questo ha spiccato il volo dalla sua comunità di Arluno.  Le mani e il cuore sempre protese verso i bisognosi di ogni genere in un’Algeria musulmana dove i cristiani sono spesso perseguitati. E con essi i musulmani che, mettendo al bando ogni integralismo, cercano di percorrere con gli esponenti di una confessione religiosa diversa dalla loro un cammino di pace sereno e fecondo. Suor Sandra Catapano è missionaria in Algeria, più esattamente a Hennaya con le suore di “Nostra signora degli apostoli” dove opere insieme con suor Chantal Dartois francese, suor Lydia Andu (nigeriana) e suor Filippine Koutamba (del Togo).
Con lei Arluno ha mantenuto un solido ponte e l’ulteriore dimostrazione si avrà in un’iniziativa organizzata dalla parrocchia dei Santi Pietro e Paolo e dal gruppo missionario per sabato 28 e domenica 29 marzo. Si tratta di un banco benefico per la  raccolta di fondi  volta a sostenere la sua iniziativa di carità. “Il progetto di solidarietà – spiega la parrocchia nel suo bollettino “La Voce” – vuole sostenere le donne a essere autonome nel lavoro di sartoria e i bambini con handicap a ricevere cure adeguate”.  Quanto questo sostegno sia necessario e prezioso emerge appieno da una delle lettere che la religiosa ha fatto pervenire tempo fa alla comunità arlunese  dove racconta di suore, religiosi cristiani, ma anche di musulmani uccisi (“più di 100 mila”) “per il semplice fatto di volere un’Algeria più aperta, una nazione accogliente dove si viva insieme m, per avere condannato gli omicidi di cristiani o essere semplicemente loro amici”.  Arluno e l’Algeria sono quindi unite nel segno del cuore. E dell’umile ma copiosa e solidale attività portata avanti da suor Sandra e dalla sua comunità.
Cristiano Comelli

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