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Arluno: la Comunità Irene saluta la Poglianasca

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ARLUNO – Il suo nome significa pace. Quella pace che, all’insegna della solidarietà operosa e silenziosa, è stata sinonimo di promozione della dignità umana di tante persone che si sono rivolte nella sua sede della cascina Poglianasca.
Adesso, dopo 31 anni di servizio sul territorio arlunese, la comunità Irene chiude i battenti proseguendo la sua opera in altre realtà. Una presenza che, seppur non più presente fisicamente, continuerà ad albergare in modo saldo nella memoria di Arluno. L’equipe di via San Carlo che in tutti questi anni si è impegnata senza risparmio per aiutare e ridare un sorriso a donne maltrattate e ferite ha affidato il suo ringraziamento al paese e alla sensibilità dimostrata verso la sua attività a una toccante lettera: “Scriviamo per comunicare con sommo dispiacere- esordiscono – che con la fine di questo anno 2020 comunità Irene cessa la sua attività e lascia il lavoro, l’impegno e la lotta che ci hanno viste impegnate in questi 31 anni a favore delle donne fragili, ferite, dipendenti.  Siamo una comunità piccola e quindi forse nel chiudere non ci si accorgerà troppo della nostra assenza, ma siamo state nella vita di tanti e tante una presenza significativa, convinte che più che fare tanto è importante fare in un certo modo, la qualità ci è stata a cuore, più che la quantità e in questo siamo state un po’ controcorrente nella nostra epoca”. La comunità  prosegue poi la lettera profondendo ringraziamenti a tutti coloro che, a vario titolo, enti, associazioni, persone, le sono sempre state vicino nel suo non semplice ma sempre appassionato operato. “Lasciamo a tutti – concludono i responsabili – il compito di continuare a portare bellezza là dove la strada condurrà i nostri  passi”.
L’associazione Micaela onlus, cui Irene fa riferimento, continuerà il suo operato nel territorio di Bergamo e in altre realtà regionali per contrastare il fenomeno della tratta. E sul fatto che la comunità arlunese sia profondamente grata a Irene e ai suoi operatori l’abbraccio di parole del sindaco Moreno Agolli non lascia dubbi: “cara comunità – scrive il primo cittadino – quanta vita, quante esperienze, quante sfide, quanta fatica, quanta passione, quanto amore in oltre trent’anni di servizio ad Arluno, il vostro carisma vi ha portato tra noi e nell’umiltà della vostra vocazione avete ricostruito vite, donando speranza e fiducia nel domani, nel silenzio a voi tipico, come piccole matite nelle mani di Dio”.
Agolli si dice convinto che il bene fatto dagli operatori della comunità non resterà confinato soltanto nei ricordi ma sia destinato a farsi linfa vitale per tutti gli arlunesi. “La storia vi porta altrove – conclude il sindaco arlunese –  ma un legame indissolubile resta, nella memoria e nel ricordo, come quei profumi che entrano dentro e rimangono per sempre, grazie di tutto”, Un reciproco affetto tra le due parti , quindi, che il cambiamento di territorio della comunità  non minerà in alcun modo.
Cristiano Comelli  

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