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‘++Arluno, ‘Giù le mani dalla scuola’: 754 firme raccolte, domenica 7 manifestazione dei genitori

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ARLUNO Si svolgerà domenica 7 marzo la prima manifestazione di protesta per la chiusura delle scuole decisa in Lombardia venerdì. E sarà ad Arluno, dove i genitori si sono organizzati per veicolare al Sindaco un messaggio semplice, quanto potente: giù le mani dalla scuola. In un Comune con un tasso bassissimo di contagi e nessun caso nelle scuole, i genitori chiedono “un intervento presso il Governatore Fontana perché possa mettere a punto una strategia più equa così da consentire, dove possibile, la didattica in presenza. Sebbene la Lombardia sia sotto scacco, solo le scuole vengono chiuse. Nessun’altra attività”.

Sono state raccolte 754 firme e domani si terrà una manifestazione alle ore 15 presso il Parco Toti (via E. Toti, Arluno) per ribadire questo messaggio.

Ecco invece il testo integrale della lettera che le famiglie hanno trasmesso al sindaco di Arluno, Moreno Agolli (che peraltro è un insegnate…).

 

All’attenzione del Sindaco, professor Moreno Agolli
e.p.c. dott.ssa Adriana Carnazzola
e.p.c. dott.ssa Alessandra Grassi
Arluno, 6 marzo 2021

Gentile Sindaco,
abbiamo appreso ancora una volta con profondo smarrimento e preoccupazione, oltre che con
rabbia, la decisione di chiudere le scuole del Comune e demandare alla didattica a distanza
l’insegnamento dei nostri figli, in base all’ordinanza di Regione Lombardia in vigore da venerdì 5
marzo. Pur comprendendo le difficoltà del momento causate dall’emergenza Covid-19, non
possiamo rimanere inermi davanti allo scempio che si sta consumando sulla pelle dei nostri figli.
Premesso che la zona arancione scuro in Lombardia è stata istituita solo per volontà del Governatore
Fontana e non del Governo, nel nostro Comune, in particolare, non ci sembra ci siano i presupposti
validi per un’azione di questo tipo.

Gli Istituti scolastici di Arluno non registrano, al momento, classi in quarantena e non giustificano in
alcun modo l’utilizzo, ancora una volta, della DAD.

Siamo a chiedere un Suo intervento e quello della Dirigente scolastica presso le autorità competenti
perché il Comune abbia la facoltà di scegliere in merito alla chiusura o apertura delle scuole, sulla
base di dati scientifici, non per una mera decisione dall’alto, senza guardare con attenzione alle
problematiche del singolo territorio.

Siamo per la maggior parte genitori che lavorano (Lei come noi) e che tutte le mattine fanno i salti
mortali per garantire il trasporto a scuola dei propri figli in massima sicurezza, con mezzi propri e
adottando tutte le procedure del caso.

Siamo consci e consapevoli dei rischi del contagio ma ci siamo impegnati e continueremo a farlo, insieme ai nostri bambini, al corpo docente e non docente, per evitare, per quanto nelle nostre forze, il dilagare del virus.

Ma non si può continuare a negare ai nostri figli la possibilità di imparare “in presenza”, soprattutto quando non ci sono motivazioni valide (numero di casi) per non farlo.
Fiduciosi della sua comprensione, restiamo in attesa di un suo cenno

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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