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Arluno e l’emergenza Covid-19 raccontata dal Sindaco Agolli

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ARLUNO –  La situazione è molto critica. Ma tutti insieme ne possiamo uscire. Con comportamenti responsabili e muovendosi di casa solo in casi di strettissima necessità. Moreno Agolli, sindaco di Arluno, non si perde in giri di parole nell’indicare ai cittadini la strada maestra per affrontare nel modo più efficace possibile l’emergenza Covid-19. Il paese ha finora fatto registrare nove casi di contagio con età variabile tra i 36 e gli 80 anni , tre persone, per fortuna, sono uscite dall’ospedale e hanno fatto ritorno a casa. Vi sono però anche casi di persone costrette alla quarantena per casi di contagio da parte di familiari. Dopodiché, nel confronto  che ha avuto modo di avere con l cittadinanza grazie a un’iniziativa organizzata dal profilo Facebook “Sei di Arluno news”,  ha focalizzato l’attenzione su altri aspetti non meno rilevanti. Il primo suona come un rimprovero, sia pur bonario, a coloro che continuano a prendere la situazione sottogamba creando gravi rischi per loro stessi e per gli altri: “Parlando con alcuni sindaci del Magentino – ha sottolineato Agolli – ho appreso di persone che frequentano le alzaie e i navigli, poi mi è stato riferito di eccessive presenze anche al nostro parco dell’orologio, tutto questo non va bene, bisogna stare in casa il più possibile perché siamo tutti potenzialmente a rischio”.
Il Sindaco Moreno Agolli, primo cittadino di Arluno
Secondo aspetto, l’attenzione a chi si trova in situazione di difficoltà perché anziano o solo, o entrambe, e non ha modo di disporre di una rete familiare per potersi procacciare i generi di prima necessità. “Abbiamo attivato una rete di volontari – spiega Agolli – a cui abbiamo fatto sostenere un corso di formazione; li abbiamo dotati di un apposito tesserino con timbro del comune in modo tale che si possano fare riconoscere subito e che i cittadini sappiano distinguerli, lo dico invitando gli arlunesi a fare attenzione a eventuali malintenzionati”.
E conclude: “La prossima settimana sarà ancora di sofferenza, proprio per questo occorre stare in casa il più possibile ed evitare di spostarsi dal territorio del proprio comune, abbiamo due esercizi commerciali e alcuni negozi in paese, capisco che qualcuno senta la necessità di spostarsi magari su un altro territorio ma dobbiamo attenerci alle prescrizioni. E peraltro, se ci spostiamo sul territorio di un altro comune, mettiamo a rischio non solo noi stessi ma anche i residenti di quel comune. Dobbiamo evitarlo”.
Cristiano Comelli  

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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